30 agosto 2008

Marco Boffo


Spero che qualcuno gli faccia arrivare queste righe

Saluto sempre tutti i podisti che incontro lungo la strada, un cenno di mano, un sorriso, un ciao, e via.

Oggi ero a tre quarti del mio lungo di 25km, quando ho sentito dietro di me un fruscio, ritmico, non ho fatto in tempo a rendermi conto che era un podista, ho sentito un “ciao”, e questo mi ha passato a velocità quasi doppia seguito da una ragazza in bicicletta. Ho lanciato un “salve” flebile, ero cotto stracotto. “Mi sembra lui”“E’ lui?” No, Si, No, Si. Alla fine dico SI. Non lo conosco di persona, l’ho visto in foto, so che abita dalle mie parti. Il mio sguardo invece è riuscito a seguirlo per qualche centinaio di metri, bello da vedere, bella corsa, alto, con la bandana arancione, elegante, tutto rosso (e qua mi mangio la lingua, è un uomo Saucony, vedi post precedente), sicuramente stava percorrendo una distanza minimo doppia della mia.

Marco Boffo, per chi non lo conosce è un ultramaratoneta che, tanto per dirne una, è arrivato secondo al Passatore di quest’anno, fa parte della squadra nazionale e sta preparando il mondiale dei 100km che correranno in Italia, a Tuscania, l’8 novembre.

Se veramente eri tu voglio chiederti scusa, Marco, se il mio saluto forse non ti è arrivato, ma la mia voce andava più lenta di te, l’ultimo fiato lo avevo lasciato alcuni km indietro.

Io ero quel puffo azzurro che hai superato in via Frassinelli.

Toglimi una curiosità, a quanto andavi?