23 ottobre 2008

tesseramento FIDAL


Siamo in periodo di rinnovo tesseramenti FIDAL,
e mi chiedo: Perchè tesserarsi?

Prendiamo tutti i podisti Amatori/Master, ma proprio tutti,
poi mettiamo da parte:
1) chi dal podismo ottiene (o spera di ottenere) un qualsiasi ritorno economico;
2) chi emerge e conquista parti alte di classifiche;
3) chi si sente appagato dal leggere il proprio nome in classifiche;
4) chi appartiene ad una società la quale, grazie a proprie entrate, riesce a pagargli un qualcosa (allenatori, ingaggi, vestiario, viaggi, iscrizioni, ecc.);
Da queste categorie rimane fuori una grossa fetta di persone, sicuramente la maggioranza;
a questi cosa serve materialmente essere tesserati?

Serve per iscriversi alle gare?
A quante gare FIDAL partecipano in un anno?
Ognuno deve farsi i suoi conti, calcolando che ci si può iscrivere anche se non si è tesserati.
Gli organizzatori richiedono, oltre al certificato medico, una cifra di 5euro che serve per avere un'assicurazione (3euro) e per un tesseramento provvisorio (2euro).
Come mai in gare che appartengono a circuiti o ad altre Federazioni (ad es. FIASP e UISP) questa assicurazione è compresa nell’iscrizione che solitamente si paga 1,5euro? (oppure 3euro con riconoscimento). Eppure si tratta di assicurazioni che garantiscono uguali coperture (e su queste ultime lascio perdere). La differenza non è minima, parliamo del doppio.

O forse serve per entrare in una Società?
A molti fa piacere sentirsi parte di un gruppo, e l’inserimento in una Società coinvolge altri valori oltre all’agonismo e al diletto. Spirito di squadra significa amicizia e aiuto, ma questi sono valori reciproci, che vanno oltre ai recinti societari, e se uno vuole mantenerseli non è indispensabile una tessera. E poi esiste anche una miriade di Società non aderenti alla FIDAL.

Serve per aiutare il settore giovanile?
Credete ancora alla befana?

Serve economicamente alla FIDAL?
Allora serve alla FIDAL, non ai podisti.

O forse, alla fine, serve per mostrare la tessera agli amici?
Lasciamo perdere.

Molti si lagnano che FIDAL non si muove, non fa niente, è un carrozzone inutile, riceve solo soldi e basta, organizza poco/niente ed anzi mette i bastoni fra le ruote a chi si impegna, e chi più ne ha più metta.
Se di colpo FIDAL si ritrovasse senza l'apporto numerico (pertanto economico) degli Amatori/Master, cambierebbe qualcosa?

Non capisco il comportamento di coloro che criticano “sempre e tutto” e che dopo si adeguano “sempre a tutto”.
Se una cosa non mi va non la faccio, punto!