02 dicembre 2008

Tabelle per maratona

In un post precedente avevo espresso dubbi sull'utilità delle tabelle dedicate alle preparazioni pubblicate in internet. Questo perchè, a mio parere, ogni atleta ha delle proprie caratteristiche sulle quali vanno dosati e tarati gli allenamenti che, con il susseguirsi delle sedute, possono anche venire modificati a singola esigenza.

Seguendo i commenti ricevuti mi sono in parte ricreduto, ed ho un po' modificato la mia opinione.
Nella colonna a destra, sezione migliorarsi, ho inserito due tabelle particolari che adesso spiego.
Qua in Veneto in primavera due manifestazioni attirano la maggioranza di podisti, sono la Maratona di Treviso l'ultima domenica di Marzo e quella di Padova esattamente un mese dopo.

Queste due tabelle sono dedicate a due podisti diversi che desiderano raggiungere lo stesso obiettivo, le 3h30' (un obiettivo molto richiesto, un "gradino"), e che hanno in comune alcune cose: inizio della preparazione ai primi di gennaio; circa due anni di pratica podistica; una maratona terminata attorno a 3h45' ed alcune mezze maratone attorno a 1h40'; una soglia attualmente a circa 4'35" e disponibilità per 4 allenamenti settimanali.

Quella di 12 settimane è dedicata all'atleta più giovane (35 anni) il quale parteciperà a Treviso; non ha particolari malanni fisici (per cui è stata inserita maggiore qualità); non ha particolari disagi a lavorare in pista; sta dedicando il mese di dicembre ad una "rigenerazione" muscolare con esercizi (dedicati al podismo) anche in palestra. Ha ampi margini di miglioramento, per cui questo risultato dovrebbe diventare una fase di passaggio (e di stimolo) verso tempi ancora migliori, anche nelle gare più brevi.

Quella di 16 settimane invece è per un atleta di 45 anni che parteciperà a Padova, con qualche problemino fisico che lo costringe ad alti e bassi, per cui sono da mettere in probabilità alcune sedute saltate oppure una riduzione dei ritmi; odia la pista e la palestra. Questo ha margini di miglioramento più ridotti, rallentati anche da minor "spirito agonistico" rispetto all'altro.

La seduta domenicale può venire abbinata ad una manifestazione, cercando di rispettare la tabella senza farsi trainare dallo spirito agonistico, ad esempio se si ha da fare un progressivo si può correre la parte più lenta come riscaldamento e poi presentarsi al via per fare il rimanente.

Ripeto, sono tabelle puramente indicative indirizzate a 2 persone precise, che sicuramente verranno modificate nel proseguio, per cui sono solo da prendere come esempio per cucirsi addosso LA PROPRIA.

Inoltre ho inserito anche un articolo scritto da Fulvio Massini dedicato a chi sta tentando un altro "gradino", quello delle mitiche 3 ore, dove spiega quali sono le qualità che bisogna andare a migliorare, come farlo, e porta degli esempi sempre da adattare alle singole esigenze.

In bocca al lupo.