15 febbraio 2009

... in progressione


Terminare una gara/allenamento con ancora voglia di correre cosa significa?
Che si è fatto poco?
O che si è corso piano?
Anche se i km fatti erano 27?
Anche se la velocità era la stessa con cui si corre normalmente l'oretta serale?
O forse è una questione mentale?
Da un po' di tempo praticamente non faccio più il classico "lento", va sempre a finire che lo trasformo in un "progressivo anomalo".
Anche se, come oggi, parto con l'idea di mantenere la stessa velocità (ed oggi ero un cronometro), verso il trequarti dell'uscita mi dico dentro :"provo? vada come vada" e via!
Ed immancabilmente termino con un senso di "averne ancora" psicologicamente molto positivo.
Oggi a Trivignano (nella foto il Parco dei Laghetti che abbiamo attraversato) ho avuto la fortuna di inserirmi in un mix di: lungo in non competitiva pura (FIASP); splendida giornata di sole (e già questo significa molto); percorso misto asfalto/sterrato/argini/fango (e non mi sono risparmiato una caduta senza danni al 24°, in piena spinta); ristori con l'immancabile tè bollente che però, prendendolo senza affanno, ho imparato a mescolare con acqua fredda; buona compagnia con l'amico Andrea, sostenendoci a vicenda negli immancabili momenti di leggere crisi; ed al termine ... ancora voglia dentro di qualche km.
Ero così euforico che al ristoro dopo il traguardo mi sono lasciato andare: pane con cotechino, mezze uova sode e dessert di ... pasta e fagioli bella calda. Sicuramente meglio di una bustina con aminoacidi ramificati.
Ottima idea degli organizzatori, che nel percorso più breve di 7km hanno saputo coinvolgere i ragazzini con una specie di caccia al tesoro trasformata in "caccia al luogo", con il compito di riconoscere e segnare su una mappa i punti ritratti da una decina di foto.