10 settembre 2009

Assoluti alle non-competitive


Esistono tre tipi di manifestazioni ben definite:
1) Le FIDAL (o altri enti parificati come UISP, CSI, ecc.), riservate ai tesserati, con classifiche SEMPRE stilate da cronometristi ufficiali e premi finali anche considerevoli;
2) Le semi-noncompetitive, dove non è necessario avere tessere, a partecipazione libera, e si vincono premi a volte anche in denaro, o comunque premi "solidi";
3) Le non competitive pure, dove non vengono distribuiti premi derivanti da classifiche di gara.

L'ho già detto un'altra volta, è un errore definirle non competitive quando ti fanno indossare un pettorale, quando viene stilata una classifica e derivati da questa sono distribuiti dei premi.

Però faccio un pensiero più preciso.
A vostro parere è corretto, giusto, onesto, che dei corridori iscritti alla FIDAL come ASSOLUTI, cioè atleti a volte anche professionisti a tutti gli effetti, partecipino a gare non Federali?

Mi sembra che un regolamento FIDAL vieti agli iscritti di partecipare a questo tipo di gare; qualcuno mi sa dire dov'è inserita questa norma, se veramente esiste?

Mentre si potrebbero scusare gli atleti amatori e master, che comunque avrebbero a loro disposizione un abbondante calendario Federale da inseguire, e comunque ai massimi livelli potrebbero interpretare queste manifestazioni come allenamenti senza partecipare poi alle premiazioni; diventa invece inconcepibile quando vi partecipano atleti assoluti, magari anche inseriti nel giro della Nazionale.

E' normale che questi portino via i premi a chi arriva subito dietro di loro, e magari senza impegnarsi molto si portino a casa o una coppetta che poi va nelle immondizie, oppure qualche altro premio faticosamente reperito dagli organizzatori denigrandolo per la sua qualità, mentre per qualcuno delle retrovie invece andrebbe ad onorare qualche salotto e rimarrebbe indelebile nel ricordo.

Così come fa "pensare" un esponenente di una forza pubblica (poliziotto, carabiniere, o meglio ancora finanziere) che va a ritirarsi la bustarella esentasse.

Gli organizzatori si difendono dicendo che loro non possono impedire a nessuno di iscriversi, però spesso si vantano delle presenze di questi grossi nomi, sostenendo che fungono da stimolo per gli sponsor e per l'aumento dei partecipanti, ma quest'ultimo è poi vero?
O forse un vero "dilettante" sarebbe ancora più stimolato alla partecipazione se sapesse che in quella gara qualche spazio in premiazione ci potrebbe essere anche per lui?
E che valore ha per uno sponsor vedersi immischiato in mezzo agli sponsor personali dei singoli atleti, quando alla fine non viene addirittura accantonato?

Come si può debellare questo malcostume?
Come si può fare per presentare una denuncia alla FIDAL?
Anche questo fa parte dello "spirito italiano", cioè del fregarsene di regolamenti o simili?

Ricordo con estremo piacere l'onestà di Simone Zanon (nella foto), nazionale dei 5 e 10mila appartenente alle Fiamme Oro. Alcuni anni fa partecipai ad una gara nel suo paese, Spineda di Riese Pio X, e lui era in prima fila alla partenza, nel pieno del suo "brillare". Logicamente arrivò primo, ma pochi metri prima del traguardo si tirò da parte ritirandosi, indossò gli abiti civili, ed andò al ristoro finale a tagliare panini, a versare bevande e a stringere mani, tra le quali meritatamente la mia.