10 febbraio 2010

Emozioni

C'è una canzone italiana che forse non entrerà nella storia della musica, non si sente più nelle radio, nemmeno in quelle che trasmettono solo musica italiana o anni '60; difficilmente entra in un CD/MP3 da ascoltare in auto o in cuffietta.
Avvolti nella frenesia dei nostri giorni i ragazzi di oggi la definiscono "pallosa", mentre quando è nata era considerata "un gioiellino" ed i ragazzi di ieri si aggrovigliavano le dita cercando di rendere fluide quelle poche note sul manico della chitarra.
I testi delle canzoni mi entravano dentro, hanno aiutato la mia formazione, e sicuramente questo testo in qualche modo ha contribuito anche al mio "essere podista", infatti mi è capitato molte volte di correre e "stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me" oppure di "uscir nella brughiera di mattina dove non si vede a un passo per ritrovar se stesso".
Passate qualche minuto di relax, uno scarico fa sempre bene.