13 giugno 2010

ViviMarghera, op-post semiserio

(p.s. aggiunta la foto, sorridente, realmente vista da dentro stavo soffrendo, boooh, sicuramente l'ottimismo trasmesso dall'altro Giovanni fa un suo effetto)

Quando "una condizione atletica" non c'è proprio allora è inutile (se non addirittura controproducente) partecipare ad una gara che richiede anche solo un minimo di competitività, così accantono momentaneamente il circuito CPT ed invece di correrne l'ennesima prova gli preferisco una non-competitiva ad un paio di km da casa.

Quando i ritmi di allenamento si possono definire al singolare, cioè mono-ritmo-lento, allora è inutile (se non addirittura controproducente) farsi trascinare da una partenza "allegra" e ritrovarsi con il fiatone subito alto, così inevitabilmente al 5°km scoppio di brutto.

Quando l'autonomia in allenamento arriva ai 40 minuti strascicati allora è inutile (se non addirittura controproducente) partire per fare 9 km, così gli ultimi km diventano un vero patimento.

Così, da idiota, una scelta fatta consapevolmente si trasforma in sofferenza, e la cosa non mi piace (gli ho tuonato contro proprio nel post precedente).

Per fortuna che lungo il percorso, proprio all'inizio della crisi, mi affianca Matteo (CIAO TEO!) che con quattro "ciacole" mi distrae un po' ed un kilometrino passa senza che me accorga.

ViviMarghera la manifestazione.
Interessante lo spazio dato ai ragazzini prima della gara, peccato per la scarsa partecipazione.
La velatura del sole ha allontanato la probabile cottura alla brace.
L'unico ristoro lungo il percorso ci ha permesso un momento di sollievo, se ce ne fosse stato anche un'altro sarebbe stato ben gradito ed i momenti di sollievo sarebbero stati due (vero? sono migliorato in matematica), tre con quello finale comunque abbondante fino all'ultimo arrivato.
Marghera non è in montagna e nemmeno in collina (vero? sono migliorato in geografia), non ci si può aspettare salite, sentieri o profumi di sottobosco, comunque gli organizzatori hanno scelto un tracciato fuori mano che percorre gran parte delle strade usate da noi della zona per allenarci.
Ottimo dispiegamento di vigili urbani ed addetti agli incroci che ci hanno fatto correre praticamente senza auto, perchè non li mettono anche quando ci alleniamo alla sera? Vero? In economia devo ancora migliorare. In economia invece sono migliorati gli organizzatori che ci hanno fatto pagare 1 euretto in più delle solite gare simili, forse anche per questo eravamo solo un centinaio di "aspiranti lessi" alla partenza.

Sul mio bollettino sanitario sempre qualcosa di nuovo, l'herpes sembra passato (oggi è proprio Sant'Antonio, che si sia ripreso il suo fuoco?) ne rimane solo un pochino latente, il gonfiore al piede idem, oltre alla mancanza di allenamento la causa di questa debacle è un forte mal di testa che mi colpisce da alcuni giorni, che mantenevo latente prima della partenza ma che poi è ripreso forte a metà gara.
Pressione arteriosa minima troppo alta ha sentenziato il farmacista, domani sentirò il medico.
Sicuramente lo stress ha una sua rilevanza.
Dopo il viaggio continuano a riempirmi la testa troppe cose, sopra a tutte adesso il lavoro.
Mi sembra di essere un aereo oramai arrivato sopra all'aeroporto, però la torre di controllo gli dice che non può atterrare subito, viene messo coda d'atterraggio e lo fanno girare e rigirare intorno; ogni tanto lo fanno calare di quota, ma quando vede la pista gli dicono: NO! La supera e gli fanno fare un'altro giro. Intanto la lancetta del carburante segna zero, con la spia della riserva che lampeggia ogni tanto, ma non è ancora accesa fissa.
E' vero, dopo aver fatto le ferie uno ha bisogno di riposo, così la prossima settimana rimango a casa in Cassa (integrazione, non da morto).

Per la foto da inserire aspetto quella che Giovanni Schiavo mi ha scattato all'arrivo, e lo ringrazio per l'ottimismo che gli traspare ogni volta che l'incontro.