09 aprile 2011

Chiromaanteee: Tiè!

Sono figlio unico e da bambino i miei genitori mi inviavano in colonia estiva per "socializzare" (non hanno avuto un buon risultato).
Una volta una sorvegliante si è attribuita la facoltà di saper leggere la mano, e ci sono cascato anch'io.
Mi ha misurato la linea della vita che terminava a  ... 45 anni.
"Solo?" le ho chiesto e lei, vedendomi turbato:
"Eh si, ma guarda che 45 anni non sono pochi, vedrai che da ora ne passerà tanto di tempo".
Non sono superstizioso, non faccio scongiuri, sono passato sotto a migliaia di scale (per lavoro) e se un gatto nero mi attraversa la strada non me ne importa niente (e finora niente mi è accaduto), però al compimento del 45° anno ho tirato un sospiro di sollievo.
Poi mi è venuto un dubbio:
"E' passato veramente tanto tempo, non mi starò mica sbagliando, non avrò mica girato i numeri, non è che quella volta aveva detto 54?"
Al compimento del 54° mi è venuto un'altro dubbio, quando si compiono gli anni significa che si è arrivati al termine di quel numero, però per l'anno seguente tutti continuano ad indicare quella come tua età.
Oggi, piegando il braccio a novanta gradi e battendo l'altra mano sulla piegatura, alla Alberto Sordi, posso dire:
"Chiromaanteee, tiè!"