20 aprile 2011

Tabelle internet

Quando ho iniziato a correre (il secolo scorso) internet non esisteva; essendo ignorante sul podismo, ma amante del "fai da te", ho cercato nella stampa le informazioni su come allenarmi.
Avevo una partenza: condizione zero;
avevo una meta: la maratona di Venezia;
avevo davanti 7 mesi;
c'era da costruire il percorso.
Su libri e riviste ho subito constatato che ogni autore aveva proprie convinzioni e proponeva proprie tabelle d'allenamenti, ben diverse fra di loro. Così mi sono studiato i concetti fondamentali e da allora le tabelle me le sono sempre stilate da solo, arrivando comunque a discreti risultati e ben sapendo che Olimpionico non sarei mai diventato, nemmeno se avessi venduto l'anima a Gigliotti.
Da allora senza una tabella non riesco ad allenarmi, l'ho provato per poco tempo constatando che in mancanza di una traccia da seguire mi vengono a scemare anche voglia e stimoli.
Con l'avvento della Rete oltre alle riviste anche le case produttrici hanno inserito le loro proposte d'allenamento, e troviamo pure i più noti allenatori con loro specchietti; tutto questo l'ho sempre letto ma mai applicato ritenendole tutte tabelle generiche e qualunquiste, che non tornano utili ne a correggere, ne a migliorare, e nemmeno a mantenere quel singolarismo intrinseco al nostro sport, anzi sembrano proprio indicate ad indirizzare commercialmente l'utente verso il singolo preparatore.
Ad inizio di quest'anno ho stilato il piano di avvicinamento alla Cortina Dobbiaco, suddiviso in fasi, adattando le manifestazioni domenicali che mi soddisfacevano, con ritmi, lunghezze e recuperi adeguati, ben sapendo che in qualsiasi momento avrei potuto cambiare qualcosa a discrezione delle condizioni del momento, magari derivate da stanchezze o dai malanni sempre nascosti dietro l'angolo.
Verso fine febbraio mi hanno contattato i gestori di un nuovo sito perchè inserissi una loro pubblicità, propongono tabelle personalizzate stilate da preparatori professionisti (che a dire il vero non ho mai sentito nominare, ma questa può darsi sia una mia ignoranza).
Prima di dargli in pasto i lettori del Calendario ho pensato bene di testarne una, preparata su misura per me.
Ho inviato tutti i miei dati attuali tralasciando la mia storia passata, oltre a quelli fisici ve ne dico solo alcuni:
Obiettivo sempre quei 30km montani, partenza da una soglia arrotondata ma rimanendo ben largo (non avendo fatto test particolari, dalle gare avevo ricavato di essere attorno ai 10" più veloce di quanto detto a loro), senza un particolare obiettivo cronometrico finale; un tempo utile di 9 settimane lo hanno stabilito loro.
Mi è arrivata la tabella e dopo uno scambio di mail per chiarimenti l'ho confrontata con quella che mi ero stilato da solo.
Ne ho dedotto che seguendo la loro sarei arrivato all'appuntamento stracotto, con allenamenti troppo impegnativi sopratutto nella fase finale, non lunghissimi ma imperniati su ritmi molto alti (e dire che mi ero tenuto basso con la soglia).
Per un po' di tempo ho "mediato" fa le due, creando un ibrido che non mi soddisfaceva e comunque non ruscivo a mantenere.
Ulteriore scambio di mail e questa in sintesi la loro ultima risposta:
"Guarda che 30km mica sono uno scherzo, dovrai faticare!"
Forse credevano di avere a che fare uno che ai 30km non c'era mai arrivato,
ed allora:
usando il tasto destro del mouse ho evidenziato la loro cartella,
usando il tasto sinistro ho cliccato su "elimina".