16 maggio 2011

10 miglia del Montello

Pensieri solitari.
Gara insolita, si parte da un punto e si arriva in un'altro, dove lasciare l'auto? Un servizio di pullman dell'organizzazione va avanti ed indietro, la lascio all'arrivo in modo da cambiarmi prima possibile.
Per paura di far tardi sono arrivato presto, troppo presto, 1 ora e mezza di anticipo.
Lungo la strada qualche rara goccia di pioggia.
Ritiro il pettorale e giù, si aprono le cateratte, per fortuna hanno predisposto dei tendoncini/spogliatoi, il vento spiffera dappertutto ma ci manteniamo in temperatura, vicini vicini.
Domanda: "Ma che cavolo ci faccio qua, fra Goffi e Calcaterra, mentre fuori diluvia?"
Risposta: "E' l'unico momento che potrò stare in mezzo a loro; certamente meglio pioggia che afa, però, azz... quanta ne viene" (p.s. poi Goffi si è ritirato quindi ... sono andato meglio io, ah ah)
Un quarto d'ora di libera uscita lo otteniamo, giusto per un po' di riscaldamento, poi riprende a piovere per fortuna senza irruenza; non siamo proprio tantissimi (439 arrivati), quanti saranno rimasti a letto?
Pronti ... non sento il bang ma vedo alzarsi fumo, causato dai corridori partiti o dal colpo di pistola?
Impiego qualche kilometro per raggiungere quella buona temperatura corporea che riuscirò a mantenere fino al termine senza problemi particolari.
Distanza insolita le 10 miglia, poco più di 16km (da GPS 16,150), per fortuna tutti su asfalto, il Montello lo sfioriamo, qualche leggera ondulazione, solo un paio le salitine un po' più dure, però brevi.
Il vento non mi dà fastidio più di tanto, inizialmente mi riparo in gruppo, poi semi-solitario nemmeno mi accorgo che c'è; il frontino del cappellino tiene lontane le gocce d'acqua dalle lenti degli occhiali che, stranamente, nemmeno si appannano.
Ristori ogni 4km, del primo non ne sento bisogno e lo salto; dal secondo prendo una bottiglietta d'acqua, l'assaggio e la butto semipiena, come unica utilità mi ha permesso di rallentare e riprendere fiato; anche nel terzo passo dritto: e pensare che avevano predisposto anche due punti con docce "volanti" sulla strada.
Riesco a mantenere un buon ritmo, alcune volte provo ad aumentarlo senza alzare troppo il fiato, ma riesco a mantenerlo solo per un kilometrino alla volta, i cali non sono causati dalla solita classica "bastonata" ma da una percezione di stanchezza che svanisce dopo un po', insomma ... ripetute.
Taglio il traguardo inzuppato fradicio, 1h23 e spicci (tempo reale o ufficiale? poco cambia); i tendoncini adibiti a ristoro finale sono strapieni, riesco a recuperare un po' di pane, soppressa e ... prosecco, perdonatemelo dai, alla fine un po' di "calorie" fanno solo bene; avrebbe dovuto esserci anche un pasta-party, non ne chiedo notizie, l'unico pensiero è andare a cambiarmi e ritornare a casa.
Le mani si gelano, non riesco a sciogliere il nodo che lega la chiave dell'auto ai pantaloncini, devo chiedere un aiuto, il formicolio se ne andrà solo dopo un'oretta.
Come media finale sinceramente speravo un po' meglio, però guardando a quanto mi è accaduto di recente non posso lamentarmi, dopotutto un mesetto di antibiotici l'ho terminato solo mercoledi scorso.
Però ... nemmeno uno starnuto, nemmeno un minimo raffreddore, buon sintomo o... superprotetto?