06 ottobre 2011

Il troppo scoppia

Questa storia accomuna molti di noi, parto da lontano.
Ricordo ancora l'emozione provata acquistando il mio primo lettore CD, ha segnato l'addio definitivo agli odiati fruscii e crepitii dei 33giri. Poi l'arrivo dei PC casalinghi, di Internet, la qualità audio degli MP3 inferiore a quella dei CD, però sempre sensibilmente migliore a quella delle musicassette. Da quel momento la voglia di ascoltare un brano viene soddisfatta dalla velocità di un clic, e la portabilità viene data dai vari minilettori.
Adesso di lettori CD ne ho una decina, alcuni sono già nel ripostiglio.
E le casse? Le mitiche JBL arrivate dopo svariati cambi, poi sempre più piccole, sempre più piccole fino a trasformarsi stabilmente in semplici cuffiette, così (anche per la quiete dei vicini) quelle del salotto sono diventate portavasi delle piante.
Quella decina di ingombranti componenti dell'impianto HIFI è diventata superflua, fa mostra di se e basta, ricettacoli di polvere, archeologia, l'impatto sonoro che colpisce pelle e stomaco viene demandato unicamente ai concerti, sono rimasti cuffiette e ... un clic.
In questo caso la tecnologia ha ridotto gli spazi, e di molto.

E la corsa? Esatto incontrario.
Si inizia con maglietta di cotone, pantaloncini da spiaggia, calzini della domenica, scarpe ginniche.
Poi i vari passaggi a materiali sempre più tecnici, sempre di più.
Corri tutti i giorni? Ed allora di completi te ne servono diversi, estivi ed invernali, te li danno come pacco gara e l'armadio si riempie.
Massì, aggiungiamoci i cappellini per il sudore (o fascette, bandane, berretti invernali); I-N-D-I-S-P-E-N-S-A-B-I-L-E l'elastico che trattiene gli occhiali perché non scivolino sul naso; per trasportare tutto meglio uno zainetto (2-3-4) o i borsoni sempre più capienti, sempre più strapieni? E come si fa a stare senza cronometro al polso? Sempre più sofisticato fino al GPS, ma anche cardio, dai! E le fasce riflettenti per correre al buio, ed aggiungiamoci anche una lampadina rossa intermittente, meglio due, poi anche una bianca frontale, a led mi raccomando. E se fa freddo o piove? Guanti, k-way sempre più tecnici.  E se fa caldo, si suda, e manca l'acqua? Camel bag, cinture con bottigliette ed infinita serie di accessori.
E peeer ... l'alimentazione e l'integrazione?? E peeer ...???
BAAASTAAA!!!

Il troppo scoppia.
Alle comodità non si riesce a rinunciare, sono il progresso, però quante sono veramente utili? Se ci aggiungiamo che io non riesco a liberami del vecchiume, lo metto da parte aspettando chissà cosa, o forse qualcosa dentro di me dice : "E se si arrivasse al punto che per liberarsi del vecchiume si liberassero anche di me?" Inconscia salvaguardia personale?
Ecco che fra nuovo e vecchio la casa diventa un ripostiglio di futilità e di inutilità.
Soprammobili e gingilli riempiarmadi e soffitte.
Ed allora via tutto! Pulizia, rimane il necessario, quel necessario che offre comodità.
Solitamente queste cose si fanno quando è in vista un trasloco.