14 dicembre 2011

DO(r)MS

Tempo fa avevo parlato di DOMS, il dolore muscolare che ci ritroviamo per un paio di giorni dopo aver fatto uno sforzo particolarmente intenso.
Il corpo umano ha una dote "divina", auto-rigenera molte delle proprie parti che vengono danneggiate per qualsiasi motivo. Per la ricostruzione delle fibre usa un collante molto forte che unisce tutto quanto gli sta vicino, così si formano delle cicatrici ed anche le cosidette "aderenze" (quanti di voi quando usano l'Attack immancabilmente si incollano i polpastrelli?). Queste aderenze si distaccano se vengono subito sollecitate, se invece vengono trascurate formano dei veri e propri grumi, duri e rigidi, che quanto più invecchiano tanto più sono difficili da sciogliere. Questo è uno dei motivi per cui va sempre fatta della riabilitazione subito dopo un qualsiasi intervento chirurgico, ed ecco perché viene consigliato di farsi una camminata subito dopo una maratona e di non rimanere senza correre i giorni successivi.

Seee, in teoria.
La tempistica messa in pratica ultimamente mi ha detto cose diverse.
I dolori muscolari della domenica del Trail di San Martino mi sono passati solo al venerdi; al lunedi ero praticamente bloccato, martedi ho corso blandamente e dolorosamente, mercoledi-giovedi il dolore continuava ed ho preferito rimanere fermo (ecchimelofafare era la risposta a: "vado o non vado?"), venerdi-sabato la testa era ben altrove (sopra alle nebbie).
Solo alla domenica seguente finalmente un'uscita "libera".

Però parlo di un mesetto fa, in queste settimane si sono succedute blande uscite, sempre più blande ed a giorni sempre più alterni, fino al top della negatività la settimana scorsa: zero.
Ecco che i DOMS si sono rigenerati in DOrMS più soporiferi.
Oggi ha rifatto capolino un po' di voglia, nemmeno la pioggia ha fermato un'uscita liberatoria; forse il periodo di "pensieri aggiuntivi" è passato, nell'aria ulteriori grosse novità.