15 gennaio 2012

Cavriè - Drio e rive de Meolo e Vallio

Era da tanto tempo che non inserivo un nuovo percorso nell'apposita sezione del blog, oggi per la prima volta ho corso "drio e rive de Meolo e Vallio".
I nomi sono quelli di due corsi d'acqua che rigano la nostra pianura, ne tanto grossi per poterli chiamare fiumi ne tanto piccoli da poterli definire rii, una via di mezzo; segue una traduzione simultanea per i non veneti: "Drio" ha variegati significati (dietro, seguire, brontolare, ecc.) in questo caso è impossibile da tradurre, si avvicina ad una via di mezzo fra "sopra" e  "lungo" le "rive" che invece sono gli argini, in questo caso sterrati ma non molto sconnessi.
Percorso all'incirca mezzo su asfalto e mezzo sterrato, che ho affrontato con ritmi misti a volte volontari a volte obbligati dalla cattiva condizione attuale (anche la settimana scorsa solo 2 allenamenti).
Tantissima gente ad indice di buona organizzazione, asfalti senza auto, solo qualche centinaio di metri in prossimità del traguardo li abbiamo corsi adiacenti al traffico, però ci ha mantenuto ben separati un folto "cordone umano" di organizzatori; ottimo il tendone riscaldato che ha alleviato il freddo pungente sia nel pre gara (meno 3°) che nel dopo (più 3°). Ma anche un paio di nei, nel ristoro finale i "solidi" arrivavano col contagocce, e come "pacco gara" del prosecco che si è rivelato un vero "pacco", passato direttamente dalla bottiglia al lavandino (l'ho aperto a pranzo eh, mica nell'immediato dopogara, e spero che sia stato così fetente solo il mio), vabbè che con 3,5€ non si può pretendere chissacchè, però nemmeno buttarli via.

Lungo il percorso ho visto quella che considero una delle più grandi idiozie che accompagnano la razza umana; sopra ad un campo numerosi cacciatori avanzavano affiancati lateralmente in una lunga fila, stavano facendo non so bene cosa con delle lepri, non le stavano cacciando, forse le liberavano da delle gabbie, oppure al contrario le catturavano vive per riliberarle in seguito e poterle poi cacciare?
Assurdità per me inconcepibili.

Ringrazio i lettori che ho incontrato, sempre benevoli nei miei confronti ed interessati anche a Donatella, che oggi ha camminato sui 5km; è quasi guarita del tutto dall'intervento al ginocchio ma già martedì prossimo riandrà "sotto ai ferri" per la spalla.

Ultima cosa, sabato sera si sono svolte le premiazioni del Trofeo Miglior Corsa Podistica Veneta 2011, che ho organizzato con l'aiuto "molto sostanzioso" dei titolari del negozio Essetre Sport di Mestre, ne riparlerò nei prossimi giorni, lasciatemi la soddisfazione di anticiparvi che il risultato finale è andato oltre le aspettative.