28 giugno 2012

La lotteria delle scarpe

Per un podista la scelta delle scarpe è un vero e proprio terno al lotto, a volte è sufficiente una "puttanata" per buttar via un centinaio di euro.

Sto usando l'ennesimo paio di Pegasus, scarpe che finora non mi avevano mai dato nessun problema, mentre sulle ultime arrivate +28 qualcosina ho da ridire.
Provandole in negozio le sensazioni erano identiche a quelle delle edizioni precedenti; indossandole in allenamento avevo iniziato a sentire un dolore sotto al calcagno sinistro, dove poggia a terra; temevo fossero i primi sintomi di un nuovo malanno fisico, o forse durante questo periodo di "lenti" ho cambiato qualcosa nell'appoggio?
Dolore che durante la vita comune però spariva.
Quando le ho indossate la prima volta in gara (sabato, Casier-Alzaia) a circa metà il dolore è riapparso, continuando a correre è aumentato fino al punto che, a tre quarti del percorso, mi ha costretto a smettere di correre per qualche passo, poi ho continuato capendo che riuscivo ad alleviarlo spostando maggiormente il carico sull'avanpiede. Arrivato al traguardo il dolore era fortissimo, sono tornato all'auto zoppicando, molto preoccupato.
Alla domenica dolore leggerissimo, lunedi ho riprovato a correre con le scarpe vecchie, dolore sparito.
Magia? Voodoo di qualche avversario in gara?
Ho reindossato le nuove e rieccolo, mi sono "ascoltato" ed ho avuto la conferma di una sensazione avuta in precedenza, che quell'area del calcagno fosse leggermente più "compressa" ai lati, dove la pelle si inspessisce molto (e qualcuno deve anche usare la pietra pomice).
Poteva dipendere da un aumento dello spessore della pelle?
O da scarpe che si dovevano "mollare"?
Finora non mi era mai capitato.
Intuizione! Ho provato a sostituire le solette con quelle vecchie.
Prima di scrivere questo post ho voluto provare per bene, anche con molte discese montane dove l'impatto è maggiore, risultato?
Adesso le scarpe nuove non mi fanno più male.
Ed allora ho messo le solette nuove nelle scarpe vecchie (che non sono ancora da buttare); quando le indosso non è che mi procurino il dolore precedente, però nemmeno mi sento completamente libero, creano un fastidio leggero, devo concentrarmi per sentirlo (e forse è solo impressione).
Eppure confrontando le solette sembrano perfettamente identiche, evidentemente ci sono delle differenze infinitesimali che purtroppo sento.
Bene, spero di aver risolto, sembra che non dovrò buttar via le scarpe nuove, le vecchie andranno in prepensionamento, però non butterò nemmeno quelle, non si sa mai.