06 luglio 2012

Non sottovalutare, nemmeno sopravalutare

Questo è l'infortunio più grave che mi sia capitato causato dalla corsa.
L'equilibrio, una delle doti personali alle quali tenevo di più, domenica scorsa è andato a farsi friggere.
Adesso cercherò pian pianino di riacquistarlo, iniziando da: non devo sopravalutare l'infortunio, però nemmeno sottovalutarlo, cioè devo trovare un giusto ... equilibrio.
Dopo 5 giorni il gonfiore si è molto attenuato, sono riapparsi i primi lineamenti del piede.
I due estesi ematomi ai lati del tallone indicano che internamente qualcosa si è rotto, ma non ossa e tendini, di movimenti riesco a farne e riesco a fare rotazioni del piede nei due sensi (limitate), in pratica ho iniziato quasi da subito una auto-riabilitazione. Però non devo esagerare, dovrò riprendere pian pianino, ho la sensazione che dovrò riabituarmi anche al semplice camminare corretto.
A 56anni il danno poteva essere maggiore, a mantenere una grande elasticità mi ha aiutato molto l'esercizio fisico, paradossalmente lo stesso che ne è stato causa.

Continuerò a portare 24h la cavigliera elastica; per qualche giorno ancora mi aiuterò con le stampelle, però usandole sento che mi "tira" la parte finale del nervo sciatico, da metà polpaccio fino all'innesto nel tallone, probabilmente a causa di movimenti ai quali non sono abituato.

Per non ripetere l'incidente provo ad analizzarne la causa: che in quella discesa abbia messo il piede proprio nel Busone di Higgs? Mentre tentava di sfuggire all'imminente cattura, vagante in qualche tunnel? La Gelmini insegna che al di qua delle Alpi può accadere di tutto, anche una come lei è diventata ministra, quindi mai sottovalutare.
Tragico finale di un post iniziato seriamente.