02 settembre 2012

Una domenica di corsa (in senso lato)

Mi capita raramente di ritrovarmi in una domenica intera dedicata alla corsa, o meglio, ai "lati estremi" della corsa (da qua il "senso lato" del titolo).
La massima non competitività e la massima competitività rinchiuse in 12 ore.
Inizio ... dalla fine.
Pomeriggio e serata dedicati al Meeting Città di Padova;
mi rendo conto che, dopo aver inserito il precedente post sul doping, può essere incoerente andare ad applaudire una decina di medagliati olimpici, però è difficile (o impossibile) dire di no ad un invito in tribuna d'onore.

Passo subito alla mattinata, molto più "genuina".
La domanda sembrerebbe logica, ma quanti se la pongono:
"Invece di interpretare la corsa sempre come "sofferenza" perché, quando ne abbiamo l'occasione, non ce la godiamo veramente al 100%?"
Qualcuno potrebbe ribattere: "Vabbbeeee, allora non è più corsa, buttiamola in vaccata"
Risposta: "E perché qualche volta non farlo?"

Occorre una premessa.
Ultimamente dalle nostre parti crescono come funghi le "gastro-run" (mi sono scoperto, avete già capito come andrà a finire), cioè corse, per la maggior parte in notturna, dove l'aspetto gastronomico sovrasta quello agonistico (non ho mai partecipato a nessuna, finora); poi in molte altre corse la cura e l'abbondanza dei ristori è diventata Luculliana, ad esempio a Monteforte d'Alpone non si va per correre ma per ... la pasta e fagioli (io non ci sono mai andato, finora), ma credo che nessuna di queste abbia la meglio sul Trofeo Meneghello di Santa Cristina di Treviso.
Ci avevo corso "sul serio", e mi ero promesso di ritornare con spirito ASSOLUTAMENTE non competitivo, questa prime 2 foto spiegano la scelta meglio di qualsiasi testo:



Lo scorso anno avevo lasciato le bave sul profumino di carne ai ferri che mi avvolgeva mente correvo, quest'anno perché rinunciarci? Ed ho visto che anche altri hanno fatto la stessa mia scelta.
Non tiro fuori scusanti, nessun doloretto particolare e nessuna carenza di preparazione, solo ... voglia di godermela, con panza da riempire, macchina fotografica al collo, e la migliore compagnia.
Vabbè, nei giorni scorsi è subentrato anche un problemino ad una gamba di Belle, ed allora "papà" Giovanni se l'è accollata così:

Termino il reparto foto con ... le bellezze dei luoghi visitati:


Quest'anno ai 6 km (che abbiamo fatto noi) e ai 10 hanno aggiunto anche i 20, ottimo allenamento lungo (e allungabile) in preparazione alle maratone autunnali.

Il costo? 3,5€ con riconoscimento (una bottiglia di vino), 2,5€ senza, e come spesso accade ci si chiede: "vabbè che la partecipazione è folta, ma come fanno gli organizzatori a starci dentro con i costi?"
NOOO, nonostante tutto 'sto ben di Dio hanno anche un ricavato finale, che lo scorso anno è stato di ben 8000€ devoluti alla Lega per la Lotta Contro i Tumori; quindi oltre a correre, a mangiare e bere, a trascorrere una mezza giornata spensierata nel verde, si è fatta anche beneficenza.
Alla fine parlano meglio le immagini, e mi rendo conto che avrei dovuto inserirle qualche giorno fa, come promozione, sarà per la prossima edizione:
(p.s. ultim'ora, quest'anno 9000€ devoluti)

Ulteriore p.s.: eccoci al traguardo immortalati da Alberto "Pasteo", che ringrazio assieme alla Manu per la sempre ottima compagnia: