27 gennaio 2013

Fossalunga - S.Agata run 2013

Qualche anno fa la caratteristica di questa corsa era il percorso che si snodava per qualche km all'interno dell'aeroporto militare di Istrana.
Adesso non lo permettono più, nonostante l'Italia "non sia in guerra" (ripudiata dalla Costituzione), quindi non abbia necessità ne di attaccare ne di difendersi, l'aeroporto è in attività perenne ... "portatori di bombe sane". Fa riflettere che questi fatti, come tantissimi altri, finiscono nei nostri dimenticatoi, prevaricati nei media, e di conseguenza nei nostri cervelli, ad esempio dall'arresto di uno scemo tatuato.

"Lassemo perdar" ... da un paio d'anni non la correvo, quest'anno ho trovato il percorso rivoluzionato, all'inverso delle altre volte, molto asfalto, qualche sterratino, pozzanghere ghiacciate dal sottozero.

Ho corso i 12 km (misura all'incirca) anzi, ne ho corsi 7,5 + 4,5, come mai?
Prima parte veloce, avevo voglia di smaltire i nervosismi settimanali per cui sentivo una vera necessità di fiatone, di cuore a ritmo elevato, tutto ok fino al ... primo ristoro, dove ho scoperto la nuova (per me) caratteristica di questo percorso.

Adesso, a freddo, qualcosa non mi quadra e mi chiedo: come mai durante le maratone si vedono dei corridori che vomitano quei beveraggi che dovrebbero invece essere realizzati appositamente per noi?
Ed invece oggi non ho visto nessuno vomitare, nonostante il primo ristoro fosse affollatissimo ed offrisse salsicce e pancetta ai ferri "su letto di pane abbrustolito e caldo", polenta calda molliccia e funghi annegati, pizza, trippa calda (questa non l'ho assaggiata) sicuramente qualcos'altro oltre alla "parte dolce"; mentre al secondo ristoro, dopo un paio di km (a questo non mi sono fermato) ecco pasta e fagioli, ed a quello finale .... gnocchi (volendo anche dolci e "galani"); il tutto annaffiato oltre dalle solite bevande, da vini e brulè.

Quando ho raggiunto il primo tavolo il profumino che si emanava nell'aria ha accantonato qualsiasi mia ulteriore velleità combattiva, non so quanto sia durata la sosta.
Riprendendo a correre un po' di timore l'ho avuto: "adesso vomito tutto", ed invece no, qualche rutto liberatorio ed ho ripreso in un crescendo "rossiniano", senza il minimo problema.
Vabbè dai, perdonatemi, il gelo della giornata richiamava "qualcosina" di caldo in pancia (ed ho visto anche qualche "nome famoso" che ne sentiva "il bisogno") , la semicompetitività ricomincerà domenica prossima con la ripresa del CPT, e vi prometto maggiore "serietà podistica".

Ultima nota, il tutto pagando l'iscrizione 1 euro e mezzo (3,5€ con riconoscimento).