24 aprile 2013

Nella Terra di Mezzo

la via prosegue senza fine
lungi dall'uscio dal quale parte.
Ora la via è fuggita avanti,
devo inseguirla ad ogni costo
rincorrerla con piedi alati
sino all'incrocio con una più larga
dove si uniscono piste e sentieri.
e poi dove andrò?
Nessuno lo sa.

J.R.R. Tolkien


Prada, parte alta della Terra di Mezzo, quando esco da casa ho 3 alternative:
1 - o giro a destra, ed iniziano immediatamente 3km di discesa ripida (per cui da affrontare con molta cautela ad inizio riscaldamento) asfaltata, che mi porta in valle, dove posso proseguire un allenamento leggermente "ondulato", ricordandomi però che quei 3 km me li ritroverò al termine, obbligato a risalirli all'incontrario;
2 - oppure giro a sinistra, dove inizia immediatamente una ripidissima salita, 200 metri in asfalto, poi sentieri, sempre tutti in salita (e sempre durissimi) che mi conducono (condurranno) alle cime di cui vi ho parlato, con difficoltà di conteggiare i tempi dell'uscita (attualmente, all'incirca, a 20 minuti di salita corrispondono 10 minuti di discesa)
3 - oppure esco e vado dritto ... salgo in auto, e vado dove cavolo voglio.

Fino ad ora avevo corso spesso in collina, poco in montagna (in vera montagna conto si e no una decine di uscite in tutta la mia carriera), e adesso mi rendo conto delle differenze.
Correre in collina significa affrontare salitine, anche ripide e dure, però lunghe qualche centinaio di metri, alle quali seguono falsipiani o discese, e questo permette di riprendere fiato e forze.
Correndo in montagna invece c'è poco da variare ... o sù di brutto ... o giù ... di brutto.

Morale? Ampie scelte, divertimento continuo e ... fatica, tanta fatica ad ogni uscita.

Al calar della sera i caprioli scendono sulla strada, bisogna far attenzione in auto, sono veramente maleducati, non attraversano sulle strisce pedonali.