26 giugno 2013

La competitività ... annebbia le menti?

Parto da lontano.
Osservate bene la foto, è la partenza di una maratona italiana (non importa quale).
Premetto, non conosco nessuno di questi podisti e singolarmente non ho niente contro di loro, quello che mi ha colpito è il caos.
Forse mi sbaglio, però l'impressione "visiva" è questa, partendo da sinistra:
- il 95 ha la canotta tirata alla sua destra e tenta di svincolarsi da qualcosa di rosso che ha sotto all'ascella;
- il 923 si divincola, ha fretta;
- il 9 al primo passo sta già guardando il cronometro;
- quello alla sua sinistra (908?) sembra partire per una 100mt;
- il numero 8 (vincerà la gara) si ritrova in equilibrio precario, quasi calpestato, il numero strattonato;
- quello con la canotta rossa poggia una mano sul braccio della numero 5 (in rosa);
- che a sua volta ha la mano "guantata" sulla spalla del numero 8;
- il numero 71 sembra l'unico "normale", anche se da l'impressione di essere trattenuto da dietro.
Tutti questi avevano davanti una maratona, UNA MARATONA! Più di 42km, varie ore di corsa da dover gestirsi singolarmente, e tutti fin dal primo passo inseriscono una foga agonistica che definirei ... malata.
Con quali risultati?
Alcuni si sono ritirati, un paio hanno terminato ben oltre le 3h30.
Vabbè che ognuno ha un proprio modo in interpretare la corsa ... mah! (mooolto dubbioso) ... è la competitività che annebbia le menti?
Ne riparlerò.