12 agosto 2013

Sbagliare, l'importante è accorgersene in tempo

L'anno scorso, salendo verso Resia lungo l'alta Val Venosta, si rimaneva colpiti dalla presenza di due enormi pale eoliche. Sicuramente fornivano elettricità pulita, a costo zero (o basso), però davano un enorme impatto ambientale. La valle è larghissima, molto ben curata, d'estate bella verde con l'erba ben tagliata, d'inverno candida; stupende le vedute sui ghiacciai dell'Ortles, sull'imponente castel Principe di Burgusio, e quelle pale messe là, nel mezzo, erano una vera stonatura.
Quest'anno non ci sono più (notizia di settembre 2012 ) le hanno demolite, hanno deciso che il ritorno economico dato da un paesaggio "pulito" è maggiore rispetto a quello materiale, elettrico, che generavano.
Bravi Altoatesini, si accorgono di sbagliare e senza tirarla tanto per le lunghe ecco che cambiano. Probabilmente qualcuno avrà intascato soldi pubblici sia per la loro costruzione che per la demolizione, ma almeno qualcosa hanno fatto, non sono rimasti due ecomostri.

Quale aggancio al diario personale odierno?
Ho sbagliato anch'io, me ne sono accorto, e cerco di porre rimedi.
E' DIFFICILE organizzare gli allenamenti per il prolungamento di una stagione, la troppa stanchezza è sempre in agguato. Credevo fosse facile riempire il mesetto tra la Transcivetta e la TransPelmo, pensavo di aggiungere un paio di lunghi, di mantenere i 3 allenamenti settimanali con le solite salitacce, più le "gare" domenicali tanto per dare fluidità alle gambe ... credevo ... pensavo ...
Dopotutto non ho patito il Civetta (comunque sono rimasto sulle gambe quasi 5 ore), ed allora VIA! San Daniele (faticaccia), Resia (15km ondulati ben tirati), primo lungo in settimana ... ed invece le mie gambe hanno detto: BASTAAA! Dopo un'oretta si sono rifiutate categoricamente di affrontare pendenze che finora avevano sempre corso, proseguendo con un passo stanco.

E' stato un errore non tener conto di due fattori:
1- comunque l'adattamento a correre SEMPRE in montagna è una cosa lunga;
2- a 57 anni è ancora più difficile, si allungano i tempi dei recuperi.
Ed allora cambio programma.
Oggi ci sarebbe stata una classica (per me), la Melerissima, 12km con salitona e discesona, ma sarebbe stata un'ulteriore faticata alla fine inutile guardando alla meta del 1 settembre. Ho preferito rimanere attorno a casa con un'uscita leggera leggera, un'oretta senza particolari ambizioni, di puro scarico fisico, sul tratto meno ondulato che conosco però sempre immerso nella natura, tutto asfalto (ho incrociato 2 auto, DUUUEE!!!)
Adesso dovrò valutare bene prima di affrontare un'altro pesante lungo.
Non vorrei che la DIFFICILE TransPelmo diventasse IMPOSSIBILE ... mi girerebbero le pal.e.