22 settembre 2013

Giro delle Fontane 2013 ... occhi al futuro, orecchie al passato, bocca al presente

Azz... che titolone!

Sogno un'invenzione, che spero riuscirò ad usare nella mia vita.
Un "aggeggio" che registri quello che stiamo vedendo con i nostri occhi, in modo che poi si possa sia metterlo in una memoria perenne sia riprodurlo anche agli altri; un qualcosa di collegato al cervello che in seguito possa farci rivedere, con l'identica qualità di immagini, le stesse sfumature dei colori di quest'inizio autunno, gli stessi giochi di luci ed ombre, le profondità degli spazi dove si accavallano i rilievi delle montagne; un qualcosa che fissi istantaneamente quegli incontri improvvisi per i quali l'attivazione di una fotocamera richiederebbe troppo tempo, come una lepre incrociata lungo la strada, che si ferma e ti guarda stupita senza capire "cos'è 'sto coso" che si ritrova davanti, e poi prosegue lungo la tua stessa via per qualche centinaio di metri alla tua stessa velocità (ero in auto eh!), si riferma, e decide di sparire nel bosco.
Magari al resto del mondo non gliene può fregar di meno delle sensazioni di un singolo, però credo che l'intimo di chiunque proverebbe piacere nel rivedere delle "proprie" immagini.
E poi l'uso che se ne potrebbe fare sarebbe infinito, potenzialmente 7 miliardi di videocamere iper-HD 4D puntate sulla realtà, forse diventerebbe la fine della privacy, però costringerebbe a diventare più onesti, meno menzogneri, le verità diventerebbero lampanti, documentate ... forse è meglio non approfondire.

Alano di Piave, Giro delle Fontane.
Una delle manifestazioni più strane e carine a cui abbia partecipato.
Non sarebbe una corsa, gli organizzatori hanno ben precisato nel volantino: "passeggiata accompagnata, non una corsa", però Giovanni fa l'anarchico. Va bene "prendersela con comodo", però 12 km collinari sono sempre tanti, e considerando il mal di schiena latente, considerando che l'anno scorso affrontandoli con "calma podistica", e belle soste ai molti ristori, avevo impiegato quasi un'ora e mezza per completarli, prevedo che una camminata per me non diventerebbe un divertimento, allora decido comunque di correrli moderatamente, e non sono il solo, con me una cinquantina di altri "corridori" sui circa 750 iscritti (nella via del ritorno, dopo aver pranzato, incontro ancora gente a metà strada).
Percorso stupendo, metà circa su sentiero sottobosco con qualche salitina bella tosta, l'altra metà su asfalto in saliscendi continuo.
Le Fontane del Giro sono una quindicina, molte hanno una loro storia raccontata in una interessante mostra allestita in prossimità dell'area partenza/arrivo. Lungo il percorso sono approntati dei punti con dei volontari che leggono racconti inerenti i luoghi attraversati, sarebbe da fermarsi ogni 10 minuti, chiudere gli occhi, e lasciarsi trasportare nel passato. Ma oggi il "senso" che mi attrae non è proprio l'udito, oltre alla vista su cosa mi circonda sinceramente mi attraggono di più i tavoli con i ristori (e non sono il solo). Ne ho perso il conto, non tanti quante le fontane ma quasi, fornitissimi, alcuni con vere "chicche gastronomiche", e tanto per citare qualcosa di strano: formaggio con miele spalmato, funghi chiodini sopra a polenta calda, uno con un tot di tipi diversi di dolci fatti in casa, insomma, aggiungendoci gli immancabili formaggi, salumi e vini, volendo, si poteva pranzare (e adesso avete capito il perché di quella gente ancora a metà strada). Aggiungendoci un utile regalino all'iscrizione (un multi-cavatappi) e la pastasciutta finale, ecco che 5 € d'iscrizione vengono dati con soddisfazione.
E bravi gli Alanesi!