Ogni tanto risento parlare di “gare di tecnica” nel Nordic Walking, ecco che rinfrescare la memoria non fa male.
Ok al “partecipo per divertimento” (ognuno è libero di divertirsi come gli pare), ma per favore non ingigantite ed enfatizzate quegli eventi, e non date loro valore Sportivo.
In tutti gli Sport, TUTTI, le tecniche usate vengono finalizzate a delle prestazioni, non sono MAI fine a se stesse, non sono MAI delle sterili esibizioni “visive”, e sono in continua evoluzione.
Tutte le discipline Sportive si prefiggono degli OBIETTIVI precisi, come impiegare il minor tempo per arrivare ad un traguardo, eseguire un numero maggiore di piroette, controllare una palla per indirizzarla dove si desidera, saltare sempre più in alto (...dal ventrale al Fosbury...) ecc.ecc. .
Qual'è l'OBIETTIVO del Nordic Walking?
La versione “salutistica” del NW, insegnata di base, di obiettivi ne ha molteplici e variegati, tutti rivolti alla ricerca di benessere psico-fisico. Invece nella versione “competitiva“ l'obiettivo è UNO SOLO, PRECISO, NON PRESENTE NELL'ALTRA VERSIONE: percorrere “un tot” di chilometri nel minor tempo possibile, rispettando regole precise.
Quindi da principio esistono diversità.
Così diventano diverse le tecniche da mettere in pratica, che comunque mantengono le peculiarità del NW, i movimenti che lo caratterizzano, ma diventano FUNZIONALI all'OBIETTIVO prefisso.
Inoltre NON sono da confondere “tecnica” con “stile”, quest'ultimo è estremamente individuale, frutto di tanti fattori, anche se qualcuno vorrebbe omologare tutto e tutti al proprio (magari unico) pensiero. Uno stile può essere “bello” o “brutto”, può piacere o non piacere, ma quando si arriva primi al traguardo, rimanendo dentro ai canoni regolamentari, sempre valido è.
Qualcuno starà pensando che così riduco tutto ad un fattore SOLO prestazionale, ebbene SI, mi ripeto, non sto parlando di spettacoli, di passerelle, di sfilate di mannequin con fronzoli e sofismi, ma di Sport.
L'incaponirsi su qualche gestualità, senza performance, non è Sport.
E qui arriviamo ad un punto cruciale: Sono gli sviluppi tecnici a dare stimoli, a far progredire e rendere interessanti TUTTE le specialità; una che non fa progressi non è attraente, diventa sterile … quindi non si riproduce ed è destinata all'estinzione.
Purtroppo è nelle apertissime diversità fra le due varianti che si arenano le menti meno elastiche, stantie, o volutamente riluttanti.
P.S. Cerchiamo di essere onesti su “cosa” (e chi) c'è veramente dietro a questi eventi. Nell'ambiente del Nordic Walking c'è chi AMA lo Sport puro, ma purtroppo ci sono anche addetti ai lavori che inseriscono secondi (o primi) fini, spesso economici (come i corsi infiniti) o meramente egocentristici o narcisistici.
Ed ecco le pseudo-gare del: “DEVI usare SOLO i materiali che sponsorizzo IO”, oppure del: “la tecnica che DEVI usare è SOLO quella che insegno nei MIEI corsi”.
Ok al “partecipo per divertimento” (ognuno è libero di divertirsi come gli pare), ma per favore non ingigantite ed enfatizzate quegli eventi, e non date loro valore Sportivo.
In tutti gli Sport, TUTTI, le tecniche usate vengono finalizzate a delle prestazioni, non sono MAI fine a se stesse, non sono MAI delle sterili esibizioni “visive”, e sono in continua evoluzione.
Tutte le discipline Sportive si prefiggono degli OBIETTIVI precisi, come impiegare il minor tempo per arrivare ad un traguardo, eseguire un numero maggiore di piroette, controllare una palla per indirizzarla dove si desidera, saltare sempre più in alto (...dal ventrale al Fosbury...) ecc.ecc. .
Qual'è l'OBIETTIVO del Nordic Walking?
La versione “salutistica” del NW, insegnata di base, di obiettivi ne ha molteplici e variegati, tutti rivolti alla ricerca di benessere psico-fisico. Invece nella versione “competitiva“ l'obiettivo è UNO SOLO, PRECISO, NON PRESENTE NELL'ALTRA VERSIONE: percorrere “un tot” di chilometri nel minor tempo possibile, rispettando regole precise.
Quindi da principio esistono diversità.
Così diventano diverse le tecniche da mettere in pratica, che comunque mantengono le peculiarità del NW, i movimenti che lo caratterizzano, ma diventano FUNZIONALI all'OBIETTIVO prefisso.
Inoltre NON sono da confondere “tecnica” con “stile”, quest'ultimo è estremamente individuale, frutto di tanti fattori, anche se qualcuno vorrebbe omologare tutto e tutti al proprio (magari unico) pensiero. Uno stile può essere “bello” o “brutto”, può piacere o non piacere, ma quando si arriva primi al traguardo, rimanendo dentro ai canoni regolamentari, sempre valido è.
Qualcuno starà pensando che così riduco tutto ad un fattore SOLO prestazionale, ebbene SI, mi ripeto, non sto parlando di spettacoli, di passerelle, di sfilate di mannequin con fronzoli e sofismi, ma di Sport.
L'incaponirsi su qualche gestualità, senza performance, non è Sport.
E qui arriviamo ad un punto cruciale: Sono gli sviluppi tecnici a dare stimoli, a far progredire e rendere interessanti TUTTE le specialità; una che non fa progressi non è attraente, diventa sterile … quindi non si riproduce ed è destinata all'estinzione.
Purtroppo è nelle apertissime diversità fra le due varianti che si arenano le menti meno elastiche, stantie, o volutamente riluttanti.
P.S. Cerchiamo di essere onesti su “cosa” (e chi) c'è veramente dietro a questi eventi. Nell'ambiente del Nordic Walking c'è chi AMA lo Sport puro, ma purtroppo ci sono anche addetti ai lavori che inseriscono secondi (o primi) fini, spesso economici (come i corsi infiniti) o meramente egocentristici o narcisistici.
Ed ecco le pseudo-gare del: “DEVI usare SOLO i materiali che sponsorizzo IO”, oppure del: “la tecnica che DEVI usare è SOLO quella che insegno nei MIEI corsi”.