Ci sono notizie che stampa e TV non danno, troppo impegnati nelle autocelebrazioni dei propri sponsors.
Chi è Fulvio Marotto?
Fino ad ieri nemmeno io conoscevo il suo nome.
Fulvio Marotto nel 2003, a seguito di una tremenda infezione causata da un’influenza trascurata, ha perso tutti e quattro gli arti e il naso.
Eppure domenica sarà al via della Treviso Marathon, la pattinerà.
Prima di ammalarsi Fulvio Marotto faceva il meccanico, e continua a farlo un po’ per necessità (riceve una pensione di invalidità di 250 euro), un po’ per passione, perché l’abilità che ha sviluppato in anni di lavoro nella sua officina di Villorba gli permette di dedicarsi allo studio e alla costruzione di protesi che poi lui stesso sperimenta, e che gli consentono non solo di camminare e condurre una vita normale, ma anche di sciare, correre in moto, pattinare, governare il kayak (in questo video)
L’officina di Villorba è diventata una fucina di idee, Fulvio ha depositato un brevetto per un sistema di guida alternativo sia per normodotati che per disabili e, con un gruppo di amici, ha creato il “Laboratorio Marotto”, un’associazione che si propone di offrire ad altri la possibilità di usufruire delle sue invenzioni, reperendo fondi che consentano di proseguire nello sviluppo di ulteriori prototipi.
Ad immaginarselo al via di una gara di atletica il pensiero non può che andare a Oscar Pistorius, li accomuna la passione per lo sport.
Lo scorso settembre ha preso parte, in bici, alla maratona ciclistica Treviso-Campobasso (oltre 700 chilometri) allo scopo di raccogliere fondi per i disabili dell’Abruzzo colpito dal terremoto (in questo video).
Ora una sfida nuova lo attende, parteciperà alla maratona (grazie anche alla collaborazione della Polisportiva Casier) con delle protesi realizzate per il pattinaggio.
Fulvio non ha mai corso sulle proprie gambe per così tanti chilometri.
Il traguardo di Treviso l’aspetta, scommettiamo che ce la farà?
(personalizzato da un comunicato TrevisoMarathon)