03 aprile 2010

4NCI

Un'altro post che non centra niente con il podismo.
Alcune notizie mi entrano nelle orecchie ma trovano neuroni scollegati, così ad un primo misero: "poverino" non fa seguito più nulla.
Solo in seguito, magari dopo anni, scopro che da quel fatto sono partite iniziative meritevoli di nota, così questi neuroni trovano un nesso fra di loro, cercano le informazioni in internet, e mi accorgo di essermi perso qualcosa che invece valeva la pena seguire.

Tutto è iniziato dalla newsletter sportiva che ricevo settimanalmente dal Comune di Venezia, contenente un testo toccante, questo:

Mi sono riconosciuto in "questa Mestre" che crea il nuovo ricordando un passato che poteva essere il presente.
Un po' mi vergogno a dirlo, inizialmente a colpirmi è stato quel numero, che quando giocavo a calcio era il MIO numero e poi mi ha accompagnato per tutta la vita, il 4.
Un 4 in simbiosi con una A: 4NCI, diventa questo sito.
La storia di Davide Ancilotto la trovate qua su Wikipedia.

Inserendo il suo nome su qualsiasi motore di ricerca ne escono innumerevoli pagine dedicate, qua, oppure qua, un mondo sconosciuto ai più, intriso di un'umanità emozionante e coinvolgente.
Davide ha lasciato un ricordo indelebile in tutte le persone che lo hanno conosciuto, ora il suo nome è inciso in tutti i luoghi che hanno avuto a che fare con lui, e la Virtus Roma (squadra della serie A di baket) ha ritirato il numero 4 inserendolo tra i trofei della società.

Questa scena è accaduta durante la finale del torneo a lui dedicato: “A 20 secondi dalla fine, in un attimo che resterà nell’immaginario dei presenti, lo speaker annuncia il punteggio in parità. Riccardo Pittis riceve palla e la blocca a terra, fine del match, per Davide un 84 a 84, cifre incredibilmente simboliche: due volte il suo numero di maglia, preceduto dal numero dell’infinito.” (Superbasket, 9 luglio 2008)

Mi chiedo:"E' questa la vita eterna?"