08 giugno 2010

Zombie

No, niente vudù.
Avete mai notato le faccie di chi sta correndo una maratona?
Così come ognuno ha un proprio stile di corsa, e lo si riconosce da lontano, ognuno ha propria anima e condizione che si rispecchiano nel volto.
Un Collage di espressioni (e mai foto fu più azzeccata):
Il rilassato, l'iperconcentrato, l'ilare, il sofferente, il "c'ho 42.195 cose da dire", il "ma chi me l'ha fatto fare", quello che senza farsi sentire urla "AIUTOOO!", l'orso, "l'occhio tiroideo", l'occhio vitreo, il decatletasuperabbronzato ed eccolo, arriva lui, lo zombie.
Bianco, lavato con il Dixan, emaciato, fuoriuscito dal video di Thriller (questo) .
Una leggera anemia può essere abbastanza normale nel nostro sport , specialmente fra le donne e nella fase finale di una intensa preparazione alla maratona.
Quanti invece arrivano gravemente anemici al giorno della gara?
Ma non se ne accorgono?
Ma nessuno glielo dice?
A quel punto la corsa non è più salutare.
Per cercare di combattere questa patologia in internet se ne leggono di tutti i colori, basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca:"anemia sport" ne fuoriesce un celeidoscopio di siti e relative opinioni, tanto da farmi togliere la voglia di approfondire; Albanesi (forse il più quotato nel nostro settore qua) ne ricava una elucubrazione logorroica.
Farsi un esame di coscienza, mai?