09 luglio 2010

Verso le Venice Marathon

Rimanere chiuso in casa, febbricitante, mi porta a pensare e ... scrivere.
L'anno scorso i miei 2 obiettivi principali erano la Camignada e la Venice Marathon.
La prima credevo di averla preparata bene, invece non avevo tenuto conto di alcuni fattori:
dell'altitudine (me la sono sentita con alcune belle fitte alla testa) ;
del "chiodo" di correre sempre che mi ha svuotato le gambe sulle prime salite più impervie;
del protrarsi dell'impegno ben oltre a quanto preventivato;
ed infine dell'appagamento finale che comunque è arrivato.
Tutto questo mi ha causato un affaticamento/svuotamento psico/fisico che mi sono portato dietro a seguire e mi ha impedito di affrontare quelle tappe che dovevano prepararmi alla Venice, che di conseguenza non ho corso.

Quest'anno è molto, mooolto diverso, tutt'altra cosa.
L'unico obiettivo è sempre la Venice, e vorrei arrivarci senza stanchezze particolari.
Ad oggi i fatti dicono che :
sono rimasto fermo tutto Maggio;
a Giugno fra problemi fisici vari ho corso 14 volte, con una media di soli 50' ad uscita (da 40' ad 1h15');
adesso trascorro un'altra settimana di stop sempre causa malattia, di conseguenza ci sarà una ripresa lenta.
A seguito di questi 3 mesi blandi sto pensando a qualcosa che va contro ai princìpi fondamentali degli allenamenti per una maratona, ben sapendo che nel nostro sport non ci si inventa niente e tutto (sia teoria che pratica) è frutto di lenti adattamenti.

Alla Venice non ho come obiettivo un tempo particolare, quindi il mantenimento omogeneo di un ritmo medio non mi interessa proprio niente, mentre la scelta drastica e controcorrente è ... che non ho intenzione di fare nemmeno un lento/lungo (quelli attorno alle 3 ore), visto che mi distruggono sia il fisico che la mente.
Ad Agosto le uscite domenicali le dedicherò esclusivamente alla montagna, attorno ai 10km, mentre negli allenamenti infrasettimanali arriverò ai 15km.
A Settembre allungherò un po', sempre in montagna farò un paio di gare/lente  attorno ai 20km, (in preventivo il Cross in Cresta ed il tracciato lungo dei Percorsi della Memoria).
Ad Ottobre, visto che il piazzamento finale nel circuito CPT oramai è compromesso, in 2 di queste manifestazioni affronterò la "mezza", collinare a Montebelluna e piatta a Musano, inoltre, se me la sentirò, aggiungerò un paio di 20km infrasettimanali.

Visto che la montagna allena forza e resistenza, se riuscirò a mantenere questi impegni, alla Venice una trentina di km dovrei riuscire a correrli bene, mentre per i rimanenti... come andrà ... andra! (prevedo un Ponte con ben poca Libertà).
Solo un miracolo può riuscire a farmela fare tutta di corsa, ed io ci credo ai miracoli che la mente procura al corpo.
Se invece avrò ulteriori intoppi ... parteciperò ugualmente, il passaggio in Piazza San Marco dovrei godermelo comunque prima che accendano le luci (come in foto), mentre sarà "un po'" difficile godermi il refrigerio dei piedi a mollo, con inerente spettacolo visivo, visto che il massimo di marea quel giorno è previsto attorno a mezzogiorno.
Domanda:
"Mareea, mareeeeea, visto che ai competitivi rompi solo le scatole, perchè non te la prendi comoda e mi aspetti?"