Ci sono dei "compagni di corse" che incontro sempre con piacere, con loro ho un'ottima intesa sia nei discorsi sia nelle andature da mantenere; assieme a loro la corsa viene accompagnata dalle risate, per cui la fatica si nasconde nel divertimento; non voglio far nomi, questa volta ne ho avuti due a fianco, altre volte è capitato con altri ... a dir il vero con pochi, pochissimi altri.
Oggi a Roncade è ripreso il Circuito CPT accompagnato dall'affollamento delle grandi occasioni, per me la classifica oramai non ha più importanza e mi sono indirizzato sul percorso lungo di 19km, ai quali in precedenza ne ho aggiunti altri 6 percorrendo così per la prima volta quella che sarà la massima distanza di "lungo" in vista della Venice, questa volta in piano, il prossimo paio di volte in collinare.
Piano per modo di dire, non ci saranno state salite, ma i lunghi tratti su terra ed argini erbosi (ad occhio una decina di km) hanno contribuito ad accentuare l'allenamento e di conseguenza la fatica; se ne accorgeva il cronometro che ritornando sull'asfalto diminuiva i tempi di oltre 30".
Peccato che "la scorta" mi abbia accompagnato solo fino al (mio) 14°km, preferendo poi dirottare sul percorso medio e lasciandomi quell'ultima decina di km da solo a meditare su cosa fare e cosa non fare nei prossimi allenamenti, visto che i paesaggi non è che offrissero molto oltre ad alte pannocchie.
Di positivo: oltre a bere la solita acqua ai ristori ho mangiato, una fettina di crostata con marmellata e due spicchi di nocepesca, assimilando molto bene visto che poi correndo non hanno creato nessun rigurgito; l'unica accortezza è quella di masticare a lungo in modo da non inghiottire pezzi grossi, questa volta mi sono fermato senza problemi ma credo che in maratona di tempo cercherò di perderne il meno possibile, per cui le prossime volte proverò a masticare correndo. Di ristori ce n'erano tre (oltre al finale), faceva molto caldo, e nell'ultimo mi sono appropriato di una bottiglietta d'acqua, proseguendo me la sono scolata, poi ho fatto la personcina ben educata e, senza lasciare rifiuti nell'ambiente, l'ho schiacciata e me la sono infilata dietro nei pantaloncini. Devo dire che non mi ha dato nessun fastidio visto che mi sono ricordato di averla là dietro solo quando sono arrivato in auto a cambiarmi.
Questo per ricordare a tutti l'invito: "io non getto i miei rifiuti"!
Di negativo: oltre alla tanta stanchezza finale, un qualcosa che mi ero dimenticato. Certe canottiere (indossavo la divisa sociale AVIS Riviera del Brenta) essendo più "ballerine" delle magliette a lungo andare sfregano di più sui capezzoli. Per fortuna me ne sono accorto sentendo un po' di bruciore così ho fatto in tempo ad evitare danni maggiori togliendomi l'incriminata e percorrendo un bel po' di km a torso nudo. Dopo me lo ha ricordato anche la doccia: devo tornare alle vecchie abitudini, cioè vaselina in abbondanza.
L'organizzazione della gara è stata perfetta in tutti particolari, ciliegina sulla manifestazione il bel mercatino di artigianato e prodotti locali su quale si è tuffata Donatella dopo aver percorso i 6km del percorso breve, aiutandola a far passare il tempo dell'attesa.
Una nota di demerito questa volta la devo indirizzare ai giudici del Circuito CPT. Quando sono arrivato (non era certamente tardi e non ero l'ultimo) il tavolino al traguardo era desolatamente vuoto, chi mi darà i 3 punti che mi sono comunque meritato? (nella fase finale ho persino reindossato la canottiera per esibire il pettorale). E' la prima volta che mi accade ed eleverò le mie rimostranze, è imperativo che tutti i partecipanti vengano degnati delle stesse attenzioni. Capisco che saranno stati impegnati a redigere le classifiche per non far tardare di molto le premiazioni, però sarebbe stata sufficiente la presenza di almeno uno.
Vabbè dai, certamente non sarà questa inezia a rovinarmi il complessivo ricordo positivo di questa giornata.