01 settembre 2010

l'apprendista podista

Mi fa sempre piacere quando incontro delle nuove facce lungo i soliti percorsi di allenamento.
Alla lunga ben pochi troveranno la costanza e la forza di continuare, di conseguenza più sono meglio è (per loro).
Li riconosco subito, indossano la maglietta di cotonaccio guadagnata alla stracittadina di 10 anni fa, i pantaloncini del calcetto, le scarpe in pelle ancora sporche con il rosso terra del tennis, oppure le Superga in cotone, rarissimi hanno fiammanti scarpe idonee.
Quando incontro qualche vecchia conoscenza ci scambiamo un sorriso ed un saluto, mentre quasi tutti i novellini invece ... fanno finta di niente.
Li cerco  con lo sguardo, i loro occhi invece rimangono fissi davanti, a volte dò la colpa alle cuffiette ben infilate nelle orecchie (ma la musica non si ascolta con gli occhi),  invece forse sono alla ricerca spasmodica di un miraggio con sopra scritto "Traguardo"; oppure hanno testa abbassata ed occhi a terra, quasi a vergognarsi del loro essere in quel particolare momento, forse a contare quanti sassolini mancano allo scadere di quei tremebondi 5 minuti tratti dalla rivista appoggiata sul bancone della palestra.
Dai, non voglio essere cattivo, qualcuno tiene duro, si appassiona, lo rivedo dopo un po' in pista a ricercare incerte posizioni di streching e ad imbarcarsi in improbabili esercizi ginnici.
FORZA RAGAZZI, TENETE DURO!!!
E' normale che le matricole vengano irrise dai veterani, fra un po' anche voi sfoggerete la mitica maglietta con sopra scritto ... Maratona di Vattelapesca, FINISHER!
E da là inizierà la vostra nuova vita.