A volte mi sento un alieno, capitato qua per caso chissà da quale pianeta.
Mi capita quando corro su un marciapiede con al fianco una coda d'auto praticamente ferme, dopo una dura giornata di lavoro, con il buio che non ha ancora preso il sopravvento sulla luce, con il vento che mi sferza in faccia la pioggia, e penso che probabilmente dentro a quelle scatole antiquate nessun pensiero si avvicina al mio, cioè che fra un po' di giorni mi attende una maratona.
Mentre poi mi ritrovo questa domenica mattina, alla partenza di una non-competitiva, con una luce che non ha ancora preso il sopravvento sul buio, con il vento che inizia a sferzarmi in faccia la pioggia, e sento che le parole attorno a me confluiscono esclusivamente su un unico argomento: "chissà che durante la maratona di domenica prossima il meteo non sia come oggi". Ed ancora più avanti, lungo il percorso, fradici però acclimatati, perplessi però fiduciosi, incuranti delle pozzanghere e del fango, quando le parole attorno a me convergono su: "...4 ore, anzi, 3h59'59", intuisco che l'alieno ha ritrovato proprio il pianeta.
Però ... che fatica a viverci: "che non ce ne siano di più comodi?"
Una volta giunto a casa ritrovo le finestre illuminate dal sole, mentre invece distante soli 2km avevo preso pioggia dal primo a dopo l'ultimo passo, poi faccio 4 conti scoprendo che quei quasi 20km li ho corsi ad una media di 5'30 tondi tondi, e che su una decina di km i 5'30" li ho proprio "spaccati"; così mando aff..... il meteo e tutti i post e le perplessità precedenti.
Orgnano è solo un piccolo quartiere di Spinea, che di per se stessa non è una metropoli (anche se ha dato i natali a Federica Pellegrini), eppure questa gara riesce a coinvolgere molte persone sia per l'organizzazione sia per la partecipazione. Anche con la presenza del sole non sarebbe cambiato niente, un po' di fango e di pozzanghere in questa stagione ce li possiamo aspettare; invece non mi aspettavo i 5 ristori, ed anche se quello finale era un po' scarsetto i 2€ li ho pagati volentieri.
Grazie Andrea.
Vedevo che scalpitavi, che le gambe ti si inchiodavano e ti facevano male a quella andatura oggi inusuale per te. Osservavo con piacere i tuoi allunghi, il tuo accodarti ai gruppetti che ci superavano, e mi dicevo dentro: "VAI! VAI!" ed invece poi ti fermavi, mi attendevi.
Grazie Donatella.
Odi la pioggia, non la sopporti, però c'eri.
Ci sei.
Ci sono.
E adesso ... scarico!
P.S. Qua potete trovare un articolo del prof. Ignazio Antoniacci (con qualche breve aggiunta mia) su: Maratona - consigli per il gran giorno. Cosa fare prima, durante, dopo, senza dimenticarsi nulla.