Le canzoni son come i sogni, nascon da sole, son come i fiori, e a noi non resta che scriverle in fretta perchè poi svaniscono e non si ricordano più. (Vasco, Una canzone per te)
Stamattina mi sono svegliato con un un giro di basso in testa, forse me lo sarò sognato, nitido, velocissimo, martellante, ad occhio e croce 180 bpm, una mitragliata, una premonizione?
Stumento strano il basso, fa da trait-d'union fra l'armonia e la ritmica data dalla batteria.
All'aperto lo senti da lontano lontano, portato dal vento, si confonde con la cassa, bum bum bum bum.
Lo suonavo, adesso lo strimpello, un po' come nella corsa quando viene a mancare l'allenamento costante e ferreo svanisce la "motilità".
Casale, ennesima Corsa del Sile sistematicamente ripetuta ogni anno, per fortuna che spesso hanno variato il percorso.
Bum bum bum bum, il ritmo dettato dal basso non è sfiorito, stranamente mi è rimasto in mente, anzi evolvendo si è trasformato in un "tappeto base" vero e proprio, non posso perderlo: "vediamo se lo tramuto in velocità?"
180bpm, cioè questa Highway Star in versione Made in Japan, pestati con i piedi attualmente per me corrispondono a 4'40" al km: "massì, ci provo!"
Da subito mi aggancio ad un gruppetto di "anzianotti metodici", li conosco bene, so che più o meno è quella loro velocità ed infatti sgarrano di poco, bum bum bum bum, in aperta campagna una leggera arietta gelida infastidisce chi si mette davanti, ecco che un po tutti giocano a nascondino e per buoni tratti tiro io, bum bum bum bum è l'unico riferimento, non mi servono le cuffiette, oramai quel ritmo ce l'ho dentro; tiro di buona volontà e non mi pesa fino al 5°km, poi fino al 7° calo leggermente, mi posiziono nelle retrovie del gruppetto e pian pianino mi abbandonano. La testa va altrove, quel tratto di argine del Sile che negli scorsi mi godevo fra cigni ed anitre questa volta mi sfugge via, gli occhi rimangono puntati su quella "sporca dozzina" là davanti.
Un bene? Un male? Sicuramente un qualcosa di diverso dal solito.
L'8° lo calo di brutto, però mi sa che a calare è la testa più che il fisico, al 9° mi ritorna l'abbinamento con quei Battiti Per Secondo che avevo accantonato, bum bum bum bum, il gruppetto si sfalda, ognuno racimola le proprie forze, li recupero uno per uno, quasi tutti, uno solo è inarrivabile ed il traguardo lo taglio soddisfattissimo.
Il 4'44" di media finale dice inesorabile che quei 3 km di calo hanno inciso, ma dice anche che in 20 giorni sono migliorato di 11" al km.
Per brindare il ristoro finale offre solo tè caldo.
A casa ho rispolverato lo strumento, l'ho riaccordato, ed ho trasformato in realtà quello che fino a quel punto era solo un pensiero.
Forse arriverà un giorno che si abbinerà con un'armonia, ma forse non la troverà e come tutti i fiori ... appassirà.
Stamattina mi sono svegliato con un un giro di basso in testa, forse me lo sarò sognato, nitido, velocissimo, martellante, ad occhio e croce 180 bpm, una mitragliata, una premonizione?
Stumento strano il basso, fa da trait-d'union fra l'armonia e la ritmica data dalla batteria.
All'aperto lo senti da lontano lontano, portato dal vento, si confonde con la cassa, bum bum bum bum.
Lo suonavo, adesso lo strimpello, un po' come nella corsa quando viene a mancare l'allenamento costante e ferreo svanisce la "motilità".
Casale, ennesima Corsa del Sile sistematicamente ripetuta ogni anno, per fortuna che spesso hanno variato il percorso.
Bum bum bum bum, il ritmo dettato dal basso non è sfiorito, stranamente mi è rimasto in mente, anzi evolvendo si è trasformato in un "tappeto base" vero e proprio, non posso perderlo: "vediamo se lo tramuto in velocità?"
180bpm, cioè questa Highway Star in versione Made in Japan, pestati con i piedi attualmente per me corrispondono a 4'40" al km: "massì, ci provo!"
Da subito mi aggancio ad un gruppetto di "anzianotti metodici", li conosco bene, so che più o meno è quella loro velocità ed infatti sgarrano di poco, bum bum bum bum, in aperta campagna una leggera arietta gelida infastidisce chi si mette davanti, ecco che un po tutti giocano a nascondino e per buoni tratti tiro io, bum bum bum bum è l'unico riferimento, non mi servono le cuffiette, oramai quel ritmo ce l'ho dentro; tiro di buona volontà e non mi pesa fino al 5°km, poi fino al 7° calo leggermente, mi posiziono nelle retrovie del gruppetto e pian pianino mi abbandonano. La testa va altrove, quel tratto di argine del Sile che negli scorsi mi godevo fra cigni ed anitre questa volta mi sfugge via, gli occhi rimangono puntati su quella "sporca dozzina" là davanti.
Un bene? Un male? Sicuramente un qualcosa di diverso dal solito.
L'8° lo calo di brutto, però mi sa che a calare è la testa più che il fisico, al 9° mi ritorna l'abbinamento con quei Battiti Per Secondo che avevo accantonato, bum bum bum bum, il gruppetto si sfalda, ognuno racimola le proprie forze, li recupero uno per uno, quasi tutti, uno solo è inarrivabile ed il traguardo lo taglio soddisfattissimo.
Il 4'44" di media finale dice inesorabile che quei 3 km di calo hanno inciso, ma dice anche che in 20 giorni sono migliorato di 11" al km.
Per brindare il ristoro finale offre solo tè caldo.
A casa ho rispolverato lo strumento, l'ho riaccordato, ed ho trasformato in realtà quello che fino a quel punto era solo un pensiero.
Forse arriverà un giorno che si abbinerà con un'armonia, ma forse non la troverà e come tutti i fiori ... appassirà.