03 febbraio 2011

La quiete prima della tempesta CPT


Settimana di quiete e scarico che terminerà alle 9,00 di domenica prossima, quando lo sparo dello starter darà il via alla "Corsa par e strade de Preganziol e dintorni", e con questa ripartirà l'ennesima edizione del circuito CPT.
22 gare di quelle vere, che di non-competitivo hanno solo la definizione inserita tanto per raggirare la FIDAL e far si che si possano iscrivere tutti, anche i non tessserati, quelli senza certificato medico, non solo i podisti della domenica, ma anche quelli della singola strapaesana. Gare con pettorale, classifiche anche a categorie con premiazioni consistenti (nonostante tentino di nasconderle a volte si vedono girare anche le bustarelle, e non credo contengano un biglietto di ringraziamento) e così facendo si assicurano la presenza dei grossi nomi del podismo locale, i "cacciatori di taglie" pronti a dividersi sui 2 percorsi di circa 10 e 20 km (quest'ultimo non in tutte), ai quali se ne aggiunge sempre uno più breve, attorno ai 5km, per camminatori e ragazzi competitivi.
A parte un paio di collinari sono quasi tutti percorsi di pianura, alcuni vanno a toccare le amenità locali, altri terribilmente monotoni se non si inserisce quel quid dato dalla foga dell'agonismo.
Un anno è lungo, le manifestazioni sono tante, eppure a causa di vari motivi lo scorso anno non ho partecipato nemmeno al minimo di 13 gare richiesto per entrare nella classifica finale. Quest'anno parto con intenzioni buone, non mi servono lunghi particolari e per questo affronterò sempre il percorso valido per i punti "veri" (nelle 20km contano solo la presenza).

Ed allora: Riicoomiinciaaamo!!!
Ve lo vedete Pappalardo con le vene della gola ingrossate mentre urla la parola che lo ha reso famoso?
Bene, vorrei vedere se gli riesce di lanciare quell'urlo al termine di una gara CPT, impossibile.
Per quanta non-competitività ci si inserisca si cade sempre nella trappola della lunga volata finale a perdifiato contro il tizio che ti ha affiancato lungo il percorso.