18 novembre 2011

Trail di San Martino, post a posteriori

Avendo letto il post precedente avrete capito che attualmente la testa mi va altrove, pertanto premetto che forse non era la giornata ideale per quella corsa, ed un'ulteriore aggravante è che ci sono arrivato in un momento durante il quale mi sento come un lumicino che si sta velocemente spegnendo, con una condizione veramente scadente (e che si trasforma immediatamente in qualche kiletto in più).

Commento difficile, ne avevo sentito solo parlar bene mentre di persona ho trovato varie cose negative, così per scriverne ho aspettato di ragionarci un po' sopra a freddo.

Guardate la prima foto, la mia faccia al 12°km dice tutto.
Non era un percorso lunghissimo, "solo" 17km però con molta qualità. Quasi tutto sentiero di sottobosco, spesso molto sconnesso, solo un paio di km su asfalto tutti filati in una discesa, insomma un Trail "vero" immerso in magnifici colori autunnali.
Avendo come unica ambizione il "godimento" sono partito con molta calma,  fra vigneti e leggeri saliscendi, ma già dal 2°km  la salita è diventata dura, poi solo camminabile, con polpacci già doloranti al limite del crampo, ed in 3km siamo passati da 0 a 500mt slm. Poi discesona altrettanto ripida dove non ho tirato e rischiato, non ne valeva la pena visto che di strada ne mancava ancora tanta.
A questo punto è sopraggiunto uno strano (per me) bisogno di bere, tanta sete, il ristoro è arrivato come una vera liberazione, breve pausa per due bicchieri di tè caldo e via. Subito dopo un incontro di quelli che non si vorrebbe mai avere, un corridore con il naso violaceo ed abbondantemente sanguinante, evidenti segni di una brutta caduta, sorretto da un'altro, mi sono fermato e sincerato che non ci fosse bisogno di aiuto ma stavano già ritornando al ristoro; questo mi ha messo paura frenandomi ancor di più nella successiva discesa.
Poi ancora salite molto ripide ed ancora solo camminabili ci hanno portato ad ammirare paesaggi estesi ma non bellissimi, se il paragone lo faccio con le Dolomiti diventa deprimente vedere laggiù, in basso, capannoni con ciminiere ben fumanti anche di domenica.
Dopo l'ulteriore faticata, e seguente discesa asfaltata, attendevo ancora assetato il secondo ristoro ed ecco una pecca, niente "solidi" e tè terminato (e dire che a quel punto ero a metà gruppo), era rimasta solo acqua, comunque dissetante. Ancora salite solo camminabili e finalmente alcuni scorci ameni, sia fra zone rocciose con vegetazioni insolite (sembravano foglie di cactus), sia attraverso l'area religiosa del Santuario della Madonna. Eravamo sul Monte a Lei dedicato e quella che ho visto in una piccola grotta non era un'apparizione ma solo una statua. Qua la seconda foto dalla quale si nota un'altro particolare, avevo le gambe molto stanche, rigide, sollevavo poco i piedi, per cui dovevo mantenere ben fisso lo sguardo a terra per cercare di evitare le insidie, perdendo così parte di quanto mi circondava.
Le salite non terminavano più, eravamo ancora in quota, laggiù in lontananza si sentiva la voce dello speaker ma ancora si saliva sempre camminando, presentimento di una discesa finale al limite della follia. Oramai non avevo più nessuna voglia di rischiare ed ho interpretato tutto al rallentatore fino ad un paio di km dal termine, quando si è esaurita anche la volontà ed ho così terminato in "passeggiata turistica".
Dopo il traguardo ulteriore grave mancanza organizzativa, ristoro finale ancora con sola acqua, niente tè (non pretendevo altre bevande o integratori) e niente di solido. Probabilmente non si aspettavano un così grande aumento di partecipanti (264 arrivati contro i 172 dello scorso anno) però quando hanno terminato le iscrizioni dovevano rendersi conto che ci sarebbero stati problemi e dovevano provvedere, magari solo mettendo a scaldare un po' d'acqua in più per il tè e tirando fuori qualche "solido" dall'adiacente tendone/mensa, dopotutto anche gli ultimi hanno gli stessi diritti dei primi, se non di più, e dopo di me ne sono arrivati altri 30.
Pagare 10€ per una caciotta e per un po' d'acqua mi è sembrato eccessivo, vabbè che le premiazioni erano abbondanti (80 premi fra assoluti/e e categorie) e che poi c'era la pasta, però c'è da considerare che nel volantino avevano scritto "pranzo conviviale" e "buono pasto compreso nell'iscrizione" mentre hanno dato solo una pasta che si è ben ripagata dal prezzo di un piccolo secondo piatto.

Ulteriore neo organizzativo nei parcheggi, io avevo messo l'auto nella piazza del paese, per fortuna mi sono accorto che a mezzogiorno stavano sgomberando per far posto ad un mercatino, altrimenti non so le conseguenze; per evitare disguidi sarebbe bastata una transenna posizionata di prima mattina ad impedirne l'accesso, o magari attaccare qualche avviso scritto.

La traccia registrata dal GPS è molto strana, sicuramente influenzata dai forti campi magnetici generati dalla selva di ripetitori presenti sul Monte Madonna, contestati dagli abitanti locali e vero obbrobrio paesaggistico; addirittura nei 2-3 km che coincidevano identici all'inizio ed alla fine del percorso le tracce si spostano fra di loro di una trentina di metri, per cui l'affidabilità generale va a farsi friggere.
Che siano stati anche i campi magnetici ad influenzare la mia prestazione? (guarda un po' dove vado ad arrampicarmi con le unghie)

Alla fine, con delusioni in parte dall'organizzazione ed in parte dal percorso, ricordando la premessa, l'insieme non è ben decifrabile, bisognerebbe parteciparci in ottima condizione ed invece il mal di gambe non mi è ancora passato, e questo si somma per un'altra conclusione.

Qua finisce la mia stagione, ho tirato una bella riga rossa sul calendario 2011.
Adesso di sicuro al 100% so solo che nel 2012 non mi reiscriverò alla FIDAL, e che per ora comunque continuerò a correre blandamente.