24 giugno 2012

Domenica Autogestita

Settimana di corti.
Martedi partenza vogliosa e baldanzosa, caldo, 15 minuti strascicati, sosta ad una fontanina, ripartenza con senso di vuoto fisico e mentale, mesto ritorno camminando.
Giovedi replica, tale e quale.
Colpa del troppo caldo?
Ho sempre patito sia il gran caldo che il gran freddo, il mio fisico fatica ad adattarsi ai cambiamenti repentini.
Quando lavoravo odiavo sia il gelido inverno sia la piena estate, durante la giornata passavo dalle alte scale, dove d'inverno mi si congelavano le dita delle mani, alle buche lungo le strade (magari appena asfaltate) dove d'estate mi scioglievo usando il cannello a gas per le lavorazioni.
Adesso, quando le temperature vanno ai due limiti, preferisco rimanere a casina, la frase che mi frulla per la testa è: "ho già dato", ed oltre ad essermi rimasto questo retaggio sono felice di avere la lucidità mentale per sfruttarlo.
Perché dico questo?
Venerdi sera si è corsa la CorriMestre; l'organizzazione VeniceMarathon è simbolo di qualità, però nemmeno con i loro soldi sono riusciti a placare la calura.
Non è stato un grande spettacolo vedere gli amici giro dopo giro liquefarsi, ed alla fine tagliare il traguardo letteralmente esausti (a qualsiasi velocità andassero).
Alcuni mi hanno chiesto: "Tu non corri?", non erano necessarie risposte, per far capire la mia scelta era sufficiente l'espressione dei miei occhi che fissavano la torrida Piazza Ferretto trasformandola nell'immaginario in freschi sottoboschi montani.

Oggi mi sono rifatto.
Siamo saliti in auto al rifugio Posa Puner, a mt. 1322 sulle Prealpi Trevigiane, panorama velato, arietta rinfrescante che ha ben temperato i 70 minuti di saliscendi sterrati in mezzo agli immancabili abeti, corsi senza il minimo affanno, in compagnia di Manuela e di poche parole giuste dette nei momenti giusti.
Poi attesa di una decina di amici saliti di corsa dal fondovalle (con 3 ore e mezza di sola salita io sarei andato ben oltre il limite di sofferenza, e probabilmente il divertimento sarebbe mancato), Trail Autogestito, con quel vero e genuino Spirito Trail che fa godere tutti i vari momenti.
Ed infine terzo tempo con "spanzata" alla Festa degli Alpini, in un clima generale di genuina serenità ed allegria.

Grazie ragazzi (io e Donatella eravamo la coppia più "vegliarda"), grazie a tutti voi, una giornata come questa rimarrà indimenticabile, un chicco di salute fisica e mentale.