"Capire" le scarpe? Ci rinuncio!
Ho già detto che ho una corsa molto “piatta”, per niente rimbalzante, i piedi sono rigidi (anche tutto il resto) con appoggio neutro, non maltratto particolarmente le scarpe.
Su questi percorsi fuoristrada l'appoggio cambia ad ogni passo e perde di senso la classificazione classica "pronazione/supinazione"; l'unica cosa che riscontro importantissima è l'ammortizzazione, specialmente nelle discese più "lisce" e più ripide, dove le gambe vengono lasciate più "andare", quando gli impatti con il terreno diventano vere e proprie mazzate per le articolazioni.
Visto che ad ogni uscita le scarpe si bagnano, ed un'asciugatura naturale (non forzata) richiede tempo, della serie: "non si butta via mai niente" ho “riesumato” un po' di morti e ne sto usando 4 paia.
Vado in ordine dalle più anzianotte.
Brooks Cascadia 5, acquistate nel dicembre 2010. Prima lo usavo pochissimo, di percorsi trail “puri” ne affrontavo 2-3 all'anno; adesso le uso quando so di andare incontro ad acqua e sentieri molto fangosi (per cui si allungano anche i tempi di “pulizia”). Tomaia intatta, battistrada praticamente nuovo, ammortizzazione massima, anche se vecchiotte perché buttarle?
Pegasus +27, dell'agosto 2011; adesso le uso nelle uscite su mulattiere e sentieri più sassosi, più “distruttivi”. Le avevo accantonate perché si era aperta leggermente la tomaia sull'alluce sx, però ammortizzano ancora bene e le sento comunque protettive, forse anche perché l'uso della cavigliera elastica mi da la sensazione di piede più "fermo". Il battistrada è consumato ma non “piatto”, i tasselli ci sono ancora, e non mi danno problemi di scivolamenti, a significare gomma ancora ben “aggrappante”. Le ho usate senza il minimo problema anche nell'ultimo lungo da 3h, e continuerò ad usarle fino a quando non saranno proprio distrutte.
Pegasus +28, marzo 2012; le "sento" praticamente identiche alle precedenti; anche su queste si è aperta un po' la tomaia nello stesso punto dell'altra. Il battistrada è in condizioni migliori, le uso su sentieri meno sassosi, più umidicci e fangosi; anche sull'asfalto (anche se di uscite con 100% asfalto non ne faccio mai).
Pegasus +29, dicembre 2012. Visto che negli allenamenti mi sono ritornate utili le altre ecco che queste le uso solo nelle gare, di qualsiasi tipo. Le ho usate domenica scorsa e mi sono procurato le vescicone ai talloni, nei due punti identici. Ripeto, non credo sia stata colpa dei calzini, erano seminuovi, e la vescica mi è venuta anche sul piede sinistro dove indossavo la cavigliera.
Quindi colpa delle scarpe? Le più nuove? Dopo una ventina di volte che le indosso?
Rinuncio a capirne i motivi.
Su questi percorsi fuoristrada l'appoggio cambia ad ogni passo e perde di senso la classificazione classica "pronazione/supinazione"; l'unica cosa che riscontro importantissima è l'ammortizzazione, specialmente nelle discese più "lisce" e più ripide, dove le gambe vengono lasciate più "andare", quando gli impatti con il terreno diventano vere e proprie mazzate per le articolazioni.
Visto che ad ogni uscita le scarpe si bagnano, ed un'asciugatura naturale (non forzata) richiede tempo, della serie: "non si butta via mai niente" ho “riesumato” un po' di morti e ne sto usando 4 paia.
Vado in ordine dalle più anzianotte.
Brooks Cascadia 5, acquistate nel dicembre 2010. Prima lo usavo pochissimo, di percorsi trail “puri” ne affrontavo 2-3 all'anno; adesso le uso quando so di andare incontro ad acqua e sentieri molto fangosi (per cui si allungano anche i tempi di “pulizia”). Tomaia intatta, battistrada praticamente nuovo, ammortizzazione massima, anche se vecchiotte perché buttarle?
Pegasus +27, dell'agosto 2011; adesso le uso nelle uscite su mulattiere e sentieri più sassosi, più “distruttivi”. Le avevo accantonate perché si era aperta leggermente la tomaia sull'alluce sx, però ammortizzano ancora bene e le sento comunque protettive, forse anche perché l'uso della cavigliera elastica mi da la sensazione di piede più "fermo". Il battistrada è consumato ma non “piatto”, i tasselli ci sono ancora, e non mi danno problemi di scivolamenti, a significare gomma ancora ben “aggrappante”. Le ho usate senza il minimo problema anche nell'ultimo lungo da 3h, e continuerò ad usarle fino a quando non saranno proprio distrutte.
Pegasus +28, marzo 2012; le "sento" praticamente identiche alle precedenti; anche su queste si è aperta un po' la tomaia nello stesso punto dell'altra. Il battistrada è in condizioni migliori, le uso su sentieri meno sassosi, più umidicci e fangosi; anche sull'asfalto (anche se di uscite con 100% asfalto non ne faccio mai).
Pegasus +29, dicembre 2012. Visto che negli allenamenti mi sono ritornate utili le altre ecco che queste le uso solo nelle gare, di qualsiasi tipo. Le ho usate domenica scorsa e mi sono procurato le vescicone ai talloni, nei due punti identici. Ripeto, non credo sia stata colpa dei calzini, erano seminuovi, e la vescica mi è venuta anche sul piede sinistro dove indossavo la cavigliera.
Quindi colpa delle scarpe? Le più nuove? Dopo una ventina di volte che le indosso?
Rinuncio a capirne i motivi.
Commenti
prova a leggere qua..
io per fortuna, finora, non ne ho mai sofferto, neppure dopo i 100
ciao
certo, non quando ti ci infili sino ai polpacci....
Ripensandoci adesso, "a freddo", potrebbe essere state causate dalla velocità in discesa con lacci non molto tirati, booohh. Comunque dopo 3 giorni si sono già "riassorbite" ed ho ripreso a correre, magari che i malanni fossero tutti così "veloci" a passare.