A volte mi sento un alieno, un extraterrestre proveniente da chissà quale pianeta.
Le lucine del decoder satellitare che si accendono e spengono e l'LNB della parabola indirizzato verso un puntino lassù assomigliano un po' al ditone pulsante di ET.
Salgo sopra ai monti, gli spazi davanti a me si ampliano, e mi chiedo: "Ma è possibile che gli umanoidi non vedano con i propri occhi quello che sto vedendo io, e non ricavino i miei stessi turbamenti, le mie stesse deduzioni?"
Osservate bene la foto, scattata a 1300 mt slm dal monte Zogo (il Doc di Milies), ore 10:00 di mattina.
Partite con gli occhi dall'alto e scendete, l'azzurro del cielo, più giù qualche nuvola bianca, il cielo diventa celestino. Più sotto una riga di nuvole fa da confine e "mantiene compresso" a terra un grigiastro più impressionante visto dal vivo che nella foto.
Quel grigiastro è l'accumulo dei prodotti della pianura Padana.
Chi ci vive dentro forse non se ne accorge nemmeno, o forse fa finta di non accorgersene.
E' il prodotto di chi porta il figlio (unico) a scuola in auto, di chi è fermo nella solita coda per arrivare al lavoro, il prodotto delle industrie che emettono di tutto (e ci metterei direttamente sopra il naso di chi dovrebbe controllare); voi credete di andare al parco per respirare, di aprire le finestre di casa per far cambiare l'aria, di andare a correre fra i campi per respirare "più puliti", ed invece ... la foto vi fa capire che siete immersi in un tutt'uno informe.
Ci stiamo uccidendo da soli.
Cercando cosa?
E' questo il benessere?
Benessere dovrebbe significare "stare meglio" ma cosa intendiamo con questi 2 vocaboli?
Come dicevo prima ... portare i nostri figli in auto a scuola anche se si trova a 500mt da casa?
Dove conduce questo "sviluppo" di cui molti(ssimi) si riempiono la bocca?
E non venitemi a dire che si sta cercando "uno sviluppo sostenibile", impossibile quando davanti si pone sempre il profitto, davanti si pongono sempre ... i diamanti.
Un identica impressione l'avevamo avuta nella discesa verso l'aeroporto di Parigi, quando eravamo ancora in quota spuntava dal grigiastro solo la punta della torre Eiffel, durante la fase di atterraggio pian pianino è stata "amalgamata" ed è scomparsa.
L' Eiffel è alta 324 mt, qua in val di Prada siamo quasi a 700 mt, riusciamo a stare al di sopra di quei veleni?
Non lo so.
I colli bassi che vedete in lontananza nella foto, completamente immersi, sono i colli Asolani, 3-400 mt di altezza, una prima barriera che il grigiore supera agevolmente.
Più a destra il Monfenera, il monte Tomba con crinale fino al Grappa, secondo baluardo a difesa di un invasore che questa volta non è Austriaco, ma "Padano".
Ma almeno quassù aprendo le finestre di casa riesco a respirare.
Di prima mattina mi arriva l'odore dell'umidità della notte calata sul fieno disteso nei prati.
Calpestando i sentieri si sprigiona l'erba cipollina, il muschio, le prime avvisaglie di ciclamini.
Questo è il periodo dei gelsomini in fiore, ma anche di molti altri profumi anonimi, intensi, provenienti da fiori o piante che si mischiano fra loro, rendendoli indecifrabili.
Apro i cassetti dell'armadio ed odorano di bucato, di sole e sapone, non più di smog o di fritto cinese.
Dall'odore saprei riconoscere la mia camera da letto, il pavimento ed il soffitto sono rivestiti di legno, ed il legno è vivo, si trasforma, rilascia resina, assorbe la mia umidità, si impregna ... di me.
Di me che sono al centro di tutto, che sono il principale protagonista di tutta, TUTTA, questa vita ... aliena.
Nell'allenamento di ieri, proprio al culmine della salita (e della fatica), un refolo d'aria mi ha portato l'odore della cagliata in corso nella malga, mi è venuto in mente De Andrè: anche lo sterco di mucca diventa un profumo nobile, almeno non uccide anzi ... produce vita.
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"
Questo progresso desidera produrre diamanti?
Le lucine del decoder satellitare che si accendono e spengono e l'LNB della parabola indirizzato verso un puntino lassù assomigliano un po' al ditone pulsante di ET.
Salgo sopra ai monti, gli spazi davanti a me si ampliano, e mi chiedo: "Ma è possibile che gli umanoidi non vedano con i propri occhi quello che sto vedendo io, e non ricavino i miei stessi turbamenti, le mie stesse deduzioni?"
Osservate bene la foto, scattata a 1300 mt slm dal monte Zogo (il Doc di Milies), ore 10:00 di mattina.
Partite con gli occhi dall'alto e scendete, l'azzurro del cielo, più giù qualche nuvola bianca, il cielo diventa celestino. Più sotto una riga di nuvole fa da confine e "mantiene compresso" a terra un grigiastro più impressionante visto dal vivo che nella foto.
Quel grigiastro è l'accumulo dei prodotti della pianura Padana.
Chi ci vive dentro forse non se ne accorge nemmeno, o forse fa finta di non accorgersene.
E' il prodotto di chi porta il figlio (unico) a scuola in auto, di chi è fermo nella solita coda per arrivare al lavoro, il prodotto delle industrie che emettono di tutto (e ci metterei direttamente sopra il naso di chi dovrebbe controllare); voi credete di andare al parco per respirare, di aprire le finestre di casa per far cambiare l'aria, di andare a correre fra i campi per respirare "più puliti", ed invece ... la foto vi fa capire che siete immersi in un tutt'uno informe.
Ci stiamo uccidendo da soli.
Cercando cosa?
E' questo il benessere?
Benessere dovrebbe significare "stare meglio" ma cosa intendiamo con questi 2 vocaboli?
Come dicevo prima ... portare i nostri figli in auto a scuola anche se si trova a 500mt da casa?
Dove conduce questo "sviluppo" di cui molti(ssimi) si riempiono la bocca?
E non venitemi a dire che si sta cercando "uno sviluppo sostenibile", impossibile quando davanti si pone sempre il profitto, davanti si pongono sempre ... i diamanti.
Un identica impressione l'avevamo avuta nella discesa verso l'aeroporto di Parigi, quando eravamo ancora in quota spuntava dal grigiastro solo la punta della torre Eiffel, durante la fase di atterraggio pian pianino è stata "amalgamata" ed è scomparsa.
L' Eiffel è alta 324 mt, qua in val di Prada siamo quasi a 700 mt, riusciamo a stare al di sopra di quei veleni?
Non lo so.
I colli bassi che vedete in lontananza nella foto, completamente immersi, sono i colli Asolani, 3-400 mt di altezza, una prima barriera che il grigiore supera agevolmente.
Più a destra il Monfenera, il monte Tomba con crinale fino al Grappa, secondo baluardo a difesa di un invasore che questa volta non è Austriaco, ma "Padano".
Ma almeno quassù aprendo le finestre di casa riesco a respirare.
Di prima mattina mi arriva l'odore dell'umidità della notte calata sul fieno disteso nei prati.
Calpestando i sentieri si sprigiona l'erba cipollina, il muschio, le prime avvisaglie di ciclamini.
Questo è il periodo dei gelsomini in fiore, ma anche di molti altri profumi anonimi, intensi, provenienti da fiori o piante che si mischiano fra loro, rendendoli indecifrabili.
Apro i cassetti dell'armadio ed odorano di bucato, di sole e sapone, non più di smog o di fritto cinese.
Dall'odore saprei riconoscere la mia camera da letto, il pavimento ed il soffitto sono rivestiti di legno, ed il legno è vivo, si trasforma, rilascia resina, assorbe la mia umidità, si impregna ... di me.
Di me che sono al centro di tutto, che sono il principale protagonista di tutta, TUTTA, questa vita ... aliena.
Nell'allenamento di ieri, proprio al culmine della salita (e della fatica), un refolo d'aria mi ha portato l'odore della cagliata in corso nella malga, mi è venuto in mente De Andrè: anche lo sterco di mucca diventa un profumo nobile, almeno non uccide anzi ... produce vita.
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"
Questo progresso desidera produrre diamanti?