08 settembre 2013

Come si cambia ... per amore

Molti sostengono che un essere umano non cambia mai, non è vero.
Certi aspetti più profondi di un carattere sono più difficili da modificare, però ... si cambia.
Sto facendo cose che alcuni mesi fa nemmeno mi sarei sognato, di qualcosa non conoscevo nemmeno l'esistenza.

Sono sempre stato negato al disegno, alle medie perfino mi hanno rimandato, ebbene ho iniziato a disegnare, piccole cose in tema montanaro su suppellettili di casa in legno, poi ripassate con pirografo e ... mi diverte.

Domenica di relax podistico, ci sarebbe stata una corsa CPT a Roncade, l'avevo sempre criticata per vari motivi (qui il 2012) mi ero ripromesso di non andarci più ed infatti, BASTA!
Allora avevo messo in programma una non competitiva nella zona, poi ho deciso di "scaricare" ed ho scartata anche questa.
Ultima scelta, un allenamento sui sentieri attorno a casa, fra i "miei" boschi.
Parto ... oramai lo sapete ... o salita o discesa ... la schiena punge, scelgo la salita.
Poche decine di metri e mi accorgo che oggi non è proprio giornata da dedicare alla corsa, in quella che è la solita salita iniziale non riesco proprio a spingere, poco dopo cammino. Entro in un sentiero ma ... niente, le gambe e la schiena si mettono d'accordo e proprio non vogliono saperne di continuare.
Mesto rientro a casa.

Ma quel sentiero mi "acchiappa" troppo, conduce da val di Prada a Cilladon, un'altra borgata più o meno alla stessa quota; tutto nel bosco "single track", saliscendi continuo non impegnativo, alcuni passaggi su roccia, un paio esposti ma non particolarmente pericolosi, insomma tecnico ed allenante; è uno dei primi dove a fine inverno avevo corso, trovando tappeti di genziane; ultimamente lo avevo lasciato perdere perché, non essendo frequentato, l'estate ha fatto crescere una boscaglia di sterpi e rovi, difficile correrci senza inciampare e senza pungersi.
E' una verità: "quello che l'uomo lascia andare la natura se lo ripiglia"
Ed allora, indossati pantaloni lunghi ... massì  ... vado a ripulirlo.
Mica si può aspettare che siano sempre gli altri a fare certe cose.
Altre volte avevo partecipato, in compagnia, alla sistemazione di percorsi per prepararli a gare, questa è la prima volta per un motivo fine a stesso, ed anche fine a me stesso.
Alcuni mesi fa non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello che esistesse un'attività chiamata "pulizia dei sentieri", oggi l'ho praticata.
Fra tappeti di ciclamini e profumi di funghi (che però non ho visto), con l'incognita ad ogni curva di ritrovarmi davanti chissà quale animale (è frequentato da cerbiatti, cinghiali, volpi, vipere), armato di qualche attrezzo ... avanti!
E' lungo alcuni km, oggi ne ho riassettato solo una parte, mi sono ripromesso di portarlo a termine.
Mal di schiena miracolosamente svanito, essì che sono stato molto chinato a terra ... oggi doveva andare così.