Sono cocciuto, se avessi un minimo di fiducia negli oroscopi (che non ho) apparterrei al segno zodiacale del ... mulo.
Un paio di mesi fa in questo post ho inserito i miei dubbi sulle reali qualità delle maglie tecniche in tessuto sintetico.
Ecco le mie deduzioni finali :
- il materiale è IDENTICO per tutte (poliestere) quindi non può esistere nessuna differenza qualitativa fra i marchi; per i capi estivi varia la quantità di "bucherellature", per i capi invernali variano gli spessori;
- il sintetico costa molto (ma molto) di meno alla fonte, vendendolo a cifre comunque elevate il ritorno economico per la catena commerciale è maggiore, da questo ne deriva "la spinta";
- in conclusione l'odoraccio rilasciato da queste maglie dopo un po' di volte d'uso dipende dal tipo di sudorazione di ogni singolo, ognuno di noi emana odori propri, quindi tutto dipende dalla "fortuna" personale (sempre se abbinata al massimo igiene).
"Tamberlo", che ho la fortuna di non conoscere, nel suo commento ha anche scritto:
"a gennaio-febbraio cosa fai? ti metti il maglione dolcevita di lana?"
La mia testardaggine (e bastardaggine) mi ha condotto qui: http://rewoolution.it.
Inoltre dell'uso di cotone e lana a contatto con la pelle ne parlano anche in un forum, alla domanda:
un consiglio x l'abbigliamento tecnico; non riesco a trovare una maglia manica lunga da indossare sotto il giubbotto, che non trattenga il sudore. Mi spiego,la mia schiena e' sempre all'umido e in questa stagione e'un disagio,sapete indicarmi qualche capo che non abbia questo inconveniente?
ecco una delle risposte, la più tecnica:
Non esiste "abbigliamento tecnico" che possa eliminare questo disagio. Forse lo puo' migliorare.. ma è pur sempre "plastica" che fatalmente ostacola l'evaporazione del sudore diventando appiccicoso e gelido. L'unico materiale che puo' essere una buona soluzione è la lana. Il corpo umano trasuda anche piu di un litro d'acqua all'ora in condizioni di particolare sforzo e calura. La capacità della lana di assorbire piu' umidità di ogni altro materiale è il meglio per mantenere costante la temperatura della corpo e l'umidità della pelle. La lana assorbe umidità fino al 33% del suo peso senza dare sensazione di bagnato. La struttura gonfia e porosa del tessuto di lana favorisce al top l'evaporazione dell'umidità. Questo vuol dire fresco d'estate e calore d'inverno. Tieni conto che l'assorbimento di umidità avviene per reazione chimica: un grammo di lana, aumentando da 0 a 100 il proprio grado di umidità sviluppa 27 calorie contro le 7 del nylon e le 2 del poliestere col quale sono composte le menzionate maglie tecniche. In altre parole possiamo dire che entrando in un ambiente freddo e umido una maglia di lana si scalda e ti scalda risultando molto confortevole. Credo che sia quello che cerchi. Un bella maglia intima manica corta o lunga in pura lana o al massimo col cotone sulla pelle. Sopra lascia indumenti traspiranti e avrai comfort al top senza spendere capitali.
L'intera discussione qui: http://www.percorsi-gps.com/forum_thread_4539_Underwear-tecnico.html
Considerato che il commercio si sviluppa sempre nella direzione del maggior guadagno ecco che un ritorno all'antico probabilmente non lo vedremo, però fa piacere non ritrovarmi da solo nel guardare al futuro con l'occhio rivolto al passato. (quest'ultima frase ha messo a dura prova il mio senso logico).
Appppproposito di "tener caldo",
ecco una delle poche cose che una donna non userà mai (ma che potrebbe regalare); per caso a qualcuno di voi una "Befana" ha portato questo?
Non sono ferratissimo con l'inglese, voi capite se bisogna ordinare anche la taglia?
Indossandolo, i lacci bisogna tirarli stretti stretti?
Un paio di mesi fa in questo post ho inserito i miei dubbi sulle reali qualità delle maglie tecniche in tessuto sintetico.
Ecco le mie deduzioni finali :
- il materiale è IDENTICO per tutte (poliestere) quindi non può esistere nessuna differenza qualitativa fra i marchi; per i capi estivi varia la quantità di "bucherellature", per i capi invernali variano gli spessori;
- il sintetico costa molto (ma molto) di meno alla fonte, vendendolo a cifre comunque elevate il ritorno economico per la catena commerciale è maggiore, da questo ne deriva "la spinta";
- in conclusione l'odoraccio rilasciato da queste maglie dopo un po' di volte d'uso dipende dal tipo di sudorazione di ogni singolo, ognuno di noi emana odori propri, quindi tutto dipende dalla "fortuna" personale (sempre se abbinata al massimo igiene).
"Tamberlo", che ho la fortuna di non conoscere, nel suo commento ha anche scritto:
"a gennaio-febbraio cosa fai? ti metti il maglione dolcevita di lana?"
La mia testardaggine (e bastardaggine) mi ha condotto qui: http://rewoolution.it.
Inoltre dell'uso di cotone e lana a contatto con la pelle ne parlano anche in un forum, alla domanda:
un consiglio x l'abbigliamento tecnico; non riesco a trovare una maglia manica lunga da indossare sotto il giubbotto, che non trattenga il sudore. Mi spiego,la mia schiena e' sempre all'umido e in questa stagione e'un disagio,sapete indicarmi qualche capo che non abbia questo inconveniente?
ecco una delle risposte, la più tecnica:
Non esiste "abbigliamento tecnico" che possa eliminare questo disagio. Forse lo puo' migliorare.. ma è pur sempre "plastica" che fatalmente ostacola l'evaporazione del sudore diventando appiccicoso e gelido. L'unico materiale che puo' essere una buona soluzione è la lana. Il corpo umano trasuda anche piu di un litro d'acqua all'ora in condizioni di particolare sforzo e calura. La capacità della lana di assorbire piu' umidità di ogni altro materiale è il meglio per mantenere costante la temperatura della corpo e l'umidità della pelle. La lana assorbe umidità fino al 33% del suo peso senza dare sensazione di bagnato. La struttura gonfia e porosa del tessuto di lana favorisce al top l'evaporazione dell'umidità. Questo vuol dire fresco d'estate e calore d'inverno. Tieni conto che l'assorbimento di umidità avviene per reazione chimica: un grammo di lana, aumentando da 0 a 100 il proprio grado di umidità sviluppa 27 calorie contro le 7 del nylon e le 2 del poliestere col quale sono composte le menzionate maglie tecniche. In altre parole possiamo dire che entrando in un ambiente freddo e umido una maglia di lana si scalda e ti scalda risultando molto confortevole. Credo che sia quello che cerchi. Un bella maglia intima manica corta o lunga in pura lana o al massimo col cotone sulla pelle. Sopra lascia indumenti traspiranti e avrai comfort al top senza spendere capitali.
L'intera discussione qui: http://www.percorsi-gps.com/forum_thread_4539_Underwear-tecnico.html
Considerato che il commercio si sviluppa sempre nella direzione del maggior guadagno ecco che un ritorno all'antico probabilmente non lo vedremo, però fa piacere non ritrovarmi da solo nel guardare al futuro con l'occhio rivolto al passato. (quest'ultima frase ha messo a dura prova il mio senso logico).
Appppproposito di "tener caldo",
ecco una delle poche cose che una donna non userà mai (ma che potrebbe regalare); per caso a qualcuno di voi una "Befana" ha portato questo?
Non sono ferratissimo con l'inglese, voi capite se bisogna ordinare anche la taglia?
Indossandolo, i lacci bisogna tirarli stretti stretti?